Botte e maltrattamenti sull’anziana madre e la sorella: ri-arrestato un 49enne
Una vita d’inferno fra alcol e violenze continue: è quella che un 49enne nullafacente da anni fa subire all’anziana madre e alla sorella maggiore. Tanto da aver già trascorso in carcere tre anni per maltrattamenti. Ora per lui si sono aperte nuovamente le porte della casa circondariale di Vicenza, con la medesima accusa.
D.R. di Bressanvido è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, ad arrestarlo in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, alle due della notte scorsa sono stati dai carabinieri della Compagnia di Thiene nel corso di un servizio di perlustrazione: era stato scarcerato solo poche settimane per analoghi reati.
Una pattuglia dei militari dell’Arma poco dopo la mezzanotte è intervenuta presso l’abitazione dell’anziana madre dell’uomo, di 88 anni, che vive con la figlia 57enne e l’altro figlio di 59 anni, malato: in preda come al solito ai fumi dell’alcol il 49enne l’ha trascinata giù dal letto, facendole sbattere la testa sul pavimento, poi ha iniziato a distruggere tutte le suppellettili di casa, continuando anche a minacciare di morte la sorella maggiore.
Fortunatamente quest’ultima è riuscita a fuggire all’esterno dell’abitazione e ha chiesto aiuto ai carabinieri, intervenuti tempestivamente insieme al personale del Suem 118. I militari hanno subito rintracciato l’uomo, che si trovava ancora all’interno della casa, completamente ubriaco: sfidando anche le forze dell’ordine ha continuato a minacciare di morte la sorella, accusandola di essere la causa delle sue carcerazioni.
Non si trattava peraltro del primo intervento dei carabinieri presso l’abitazione: già nel 2015 il Tribunale di Vicenza, a seguito di una serie di denunce dei familiari per le continue vessazioni, offese minacce, lesioni e maltrattamenti, aveva imposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da madre e sorella, misura poi ulteriormente aggravata con la misura cautelare in carcere, dato che l’uomo in più occasioni aveva violato le imposizioni della magistratura.
Dopo aver accertato che le due donne e l’altro figlio fossero in buona salute, i militari dell’Arma sono riusciti a bloccare l’uomo e ad arrestarlo. Per il 49enne si sono quindi riaperte le porte del carcere vicentino, dove tuttora è detenuto.