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Nove denunciati per violazione del “Decreto #Iorestoacasa”. I casi curiosi di domenica
Domenica di controlli sulle strade e nei centri cittadini per tutte le forze dell’ordine incaricate di effettuare verifiche sui movimenti di persone nel Vicentino. Sono state 9 le denunce per le violazioni ai provvedimenti del Governo emanati con il decreto dell’11 marzo, ribattezzato “#Iorestoacasa” dai media nazionali, registrate tra Vicenza, Altavilla, Grisignano di Zocco e Barbarano. Da una coppia di giovani amici fermati nel capoluogo dove asserivano di volere fare la spesa, pur se residenti a Zovencedo, a un automobilista che al controllo avrebbe affermato di essere alla ricerca di aiuto per ricaricare la batteria dell’auto su cui era regolarmente a bordo e in marcia. Per questi ed altri casi sono scattate le misure del codice penale, con ammenda fino a 206 euro o l’arresto fino a 3 mesi.
Descritti nel report dei risultati degli appostamenti della domenica per quanto riguarda i carabinieri di Vicenza e hinterland i casi recenti di mancato rispetto della norma, alcuni dei quali assai curiosi. Della decina di denunciati fanno parte i due giovanotti di Zovencedo (di 20 e 25 anni), bloccati dal segnale dell’alt di una pattuglia di carabinieri in viale Sant’Agostino a Vicenza. Avrebbero percorso circa 15 chilometri in auto per trovare un supermercato aperto, secondo la loro giustificazione, ritenuta non credibile dai “controllori”. Nel territorio di Barbarano Mossano spicca un’altra coppia di “disobbedienti”: si tratta di due cittadini albanesi di 19 e 31 anni, sorpresi a Ponte di Barbarano nel corso della serata. Alla richiesta di motivazioni valide, i due si sarebbero trincerati nel silenzio.
La segnalazione più curiosa, che lascia qualche interrogativo, viene dal confine tra la provincia vicentina e padovana. A Grisignano di Zocco un automobilista rumeno che vive a Camisano avrebbe giustificato il suo girovagare adducendo la necessità di trovare una batteria per ricaricare il veicolo su cui viaggiava. Allo stato attuale non risulta si trattasse di un mezzo ad alimentazione elettrica, costringendo i militari a procedere alla denuncia del 42enne. Sempre a Grisignano, infine, sono stati controllati i componenti di un capannello che si era ritrovato nel parcheggio di fronte ad un noto hotel del paese. Identificati dai carabinieri, si sono rivelati quattro nomadi provenienti da altrettanti campi nei comuni di Vicenza, Torri di Quartesolo, Villadose (Rovigo) e Rubano (Padova). Non hanno espresso motivi validi per il ritrovo non autorizzato, oltre a non rispettare affatto la distanza di sicurezza di almeno un metro tra loro.
Disponibili anche i dati per la polizia locale di Vicenza, che ha effettuato 107 verifiche soltanto nella giornata di domenica, procedendo alla formalizzazione di tre denunce. Uno di questi, un gambiano di 34 anni, si era introdotto nel parco delle Fornaci nonostante l’ordinanza di chiusura al pubblico, dopo aver aggirato la recinzione. Un cittadino cinese di 50 anni e una donna vicentina che risiede in provincia, di 50, gli altri individui irrispettosi delle norme. Entrambi non hanno espresso alcun valido motivo per giustificare la loro presenza fuori casa.