Comune senza acquedotto, preoccupazione del sindaco: “La Regione intervenga subito”
Il comune di Pozzoleone da sempre senza acquedotto è costretto a fare i conti con il grave stato siccitoso in cui imperversa l’Italia intera. Il piccolo comune, con meno di 3mila abitanti, racchiude al suo interno molte aziende agricole, proprio da queste attività si ricava il latte per la produzione di Grana Padano e formaggio Asiago. Purtroppo, però, la limitata disponibilità di acqua rischia di compromettere una filiera importante non solo per il tessuto economico locale. Ad esprimere la propria preoccupazione è il sindaco Edoardo Tomasetto che rilancia l’appello del primo cittadino di Carmignano di Brenta e ribadisce la necessità di un intervento immediato da parte della Regione del Veneto.
Il grido d’aiuto lanciato da Tomasetto giunge dopo aver valutato un allarmante abbassamento della falda del fiume Brenta e il conseguente impoverimento dei pozzi. Nelle scorse settimane, infatti, l’azienda di servizi Etra ha reso noto che verrà potenziato il prelevamento dalla falda nella zona di Carmignano di Brenta a favore degli acquedotti che servono i comuni poveri di acqua come quelli del Basso vicentino e del Basso padovano e della provincia di Rovigo.
“A Pozzoleone non abbiamo acquedotto – afferma il primo cittadino Edoardo Tomasetto – e ci serviamo di pozzi artesiani regolarmente denunciati sia per uso domestico, sia per le attività economiche in particolare per gli allevamenti zootecnici. Secondo gli studi del CNR negli ultimi 2 anni la falda si è abbassata, anche se non è compromessa siamo preoccupati. Ad esempio gli allevamenti di bovini, che sono parte importante delle attività economiche del nostro comune, hanno un vitale bisogno di grandi quantità di acqua. Per questo chiedo alle autorità competenti e in particolare alla Regione del Veneto di intervenire e monitorare e studiare bene la situazione”.
Il primo cittadino di Pozzoleone sottolinea l’importanza di redigere nuovi accordi di programma per far fronte all’emergenza, la situazione pur essendo molto grave non è ancora compromessa, ma rischia di diventarlo nel prossimo futuro senza un adeguato protocollo che ne curi e preservi l’integrità.
“Come sottolineato dal sindaco di Carmignano di Brenta – prosegue Tomasetto -, è assolutamente necessario che la Regione del Veneto riprenda in mano l’accordo di programma scaduto nel 2017 che tutelava i comuni rivieraschi (del Fiume Brenta, tra cui Pozzoleone, Cartigliano, Carmignano e altri nella provincia di Padova, ndr) rispetto alle opere finalizzate alla ricarica della falda che andavano a compensare l’effettivo emungimento della stessa».
In sintesi il pensiero del Sindaco di Pozzoleone: “Massima disponibilità per tutto il territorio del Veneto rispetto alla ricchezza del “bene comune acqua” che qui abbiamo sotto i piedi, ma in nome dei miei concittadini e degli imprenditori che operano sul territorio, chiedo garanzie di equità sulla distribuzione dell’acqua“. E conclude Tomasetto: “Ricordo che qui a Pozzoleone non abbiamo un acquedotto perché fino ad ora non ce n’era bisogno, ma vista la situazione che ci viene comunicata dagli scienziati è necessario che vengano realizzate quelle opere previste dall’accordo di programma per garantire la ricarica della falda”.