Alluvione di Valencia: oltre 150 le vittime. La vicinanza di Mattarella al popolo spagnolo
Bandiere a mezz’asta alla sede della Commissione europea di Bruxelles in segno di rispetto e di ”solidarietà con il popolo spagnolo” per le oltre cento vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna e in particolare la provincia di Valencia. Al momento si parla di 158 vittime. Il bilancio purtroppo non è ancora definitivo, perché mancano all’appello ancora tantissime persone: 120mila gli sfollati. Nelle ultime ore la polizia nazionale ha arrestato 39 persone ritenute i presunti autori di atti di saccheggio nelle zone colpite dall’alluvione.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha espresso vicinanza al popolo spagnolo in occasione della 100esima giornata del Risparmio: “Il nostro pensiero va ai dispersi e alle loro famiglie, nonché alle squadre di soccorso che lavorano senza sosta in condizioni particolarmente difficili”. “In un momento di così grave lutto per l’amico popolo spagnolo, – ha aggiunto Mattarella- desidero far pervenire a Vostra Maestà e ai congiunti delle vittime il più sincero cordoglio degli italiani tutti e le espressioni della mia personale vicinanza”.
Anche Papa Francesco ha espresso la sua “vicinanza alla gente di Valencia”, “in questo momento di catastrofe”. “Prego per loro”, ha detto riferendosi alle vittime e a tutta la popolazione, in un video indirizzato alla diocesi spagnola.
Polemiche per l’allerta diramata in ritardo. Sul fronte politico è bufera per la gestione dell’emergenza da parte del presidente della regione di Valencia, il popolare Carlos Mazón, accusato di aver sottovalutato per ore la portata dell’alluvione. Sul fronte dei soccorsi intanto, più di mille i soldati delle unità di soccorso spagnole si sono uniti agli operatori di emergenza regionali e locali nella ricerca dei sopravvissuti.
E tra i soccorritori ci sono anche volontari italiani. È il caso dello studente romano Gianluca Mancini di 24 anni, contattato dalla Agenzia Dire. “Siamo a Paiporta, a tre chilometri da Valencia. La situazione è disastrosa, le strade sono invase da due metri di fango e la gente che è riuscita a uscire dalle proprie case ora sta andando a Valencia a comprare acqua e cibo, perché qui i negozi sono tutti distrutti e mancano luce, acqua e connessione internet”. Gianluca studia a Valencia con il programma Erasmus e racconta: “Stamattina ho deciso di venire a Paiporta, nella provincia, dopo aver ricevuto un messaggio che stava circolando sui gruppi degli studenti universitari, in cui si chiedeva di aiutare”.