Attentato a Mosca rinvedicato dall’Isis: almeno 143 morti. Il Cremlino annuncia 11 arresti
Qualcuno lo ha già ribattezzato il Bataclan di Mosca. Sparatoria ed esplosioni nella sala da concerto Crocus City Hall di Krasnogorsk che si trova vicino alla capitale russa. Cinque uomini in tuta mimetica hanno aperto il fuoco sulla gente presente allo spettacolo e poi quattro di loro sono riusciti a fuggire a bordo di una Renault bianca. Successivamente, nell’edificio è scoppiato un incendio che è stato domato stamane.
Secondo i media russi al momento, si contano 143 morti e più di 100 feriti. Tra le vittime anche tre bambini. Tra le persone che sono state ricoverate in ospedale con ferite a seguito dell’attacco vi sono 16 civili, incluso un bambino, che si trovano in condizioni estremamente critiche. Il ministro degli esteri Tajani fa sapere che non risultano italiani coinvolti.
Undici gli arresti effettuati, annuncia il Cremlino, tra cui 4 terroristi direttamente coinvolti nell’attentato che sono tutti del Tagikistan. Secondo i servizi di sicurezza russi i sospettati per l’attentato avevano contatti in Ucraina e hanno cercato di fuggire verso il confine.
La rivendicazione dell’Isis. Il gruppo terroristico in un comunicato pubblicato su Telegram afferma: “I combattenti dell’Isis hanno attaccato un grande raduno alla periferia della capitale russa Mosca”. Gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell’Isis-K, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Avvisi e segnalazioni arrivate anche dall’ambasciata americana a Mosca il 7 marzo: “Stiamo monitorando notizie secondo cui estremisti hanno piani imminenti per attaccare grandi eventi a Mosca, compresi concerti”.