Battisti confermato lʼarresto, ma lui non teme lʼestradizione: “sono protetto”
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Restano chiuse le porte del carcere per Cesare Battisti l’ex terrorista dei Pac arrestato ieri mentre tentava di raggiungere la Bolivia. Lo ha stabilito il giudice federale Odilon de Oliveira al termine dell’udienza svoltasi in videoconferenza nel commissariato di Corumbà. Il magistrato ha ritenuto che ci fossero i presupposti per la custodia cautelare in carcere dell’ex terrorista condannato all’ergastolo in Italia per quattro omicidi.
Dal canto suo, Battisti si è detto tranquillo e alla polizia ha dichiarato di “non temere di essere estradato in Italia”, perché si sente “protetto” da un decreto dell’ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, che nel 2010, gli ha concesso lo stato di rifugiato politico.
Ma in Italia si moltiplicano le voci che ne chiedono l’estradizione nel più breve tempo possibile, a partire dal ministro degli Esteri Angelino Alfano che ieri, ha incontrato l’ambasciatore Bernardini proprio per portare avanti le operazioni di estradizione. “Continuiamo lavoro avviato con autorità brasiliane” ha infatti scritto il ministro in un tweet postato dalla Farnesina sul suo sito.
Alfano, nei mesi scorsi, aveva dato mandato all’ambasciatore italiano in Brasile di richiedere formalmente alle autorità brasiliane di riavviare le procedure per estradare Battisti in Italia e di rivedere dunque la decisione presidenziale di non consegnare il terrorista alle autorità italiane.
L’estradizione dell’ex terrorista è, secondo il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a questo punto possibile e l’Italia è “fortemente determinata a far sì che sconti la sua pena nel nostro Paese”. L’Italia, ha sottolineato il ministro, “la chiede da tempo e la richiesta rimane ferma, ci sono tutti i presupposti sulla base del diritto internazionale perché questa sia realizzata”.
Insomma Battisti sembra per una volta ver unito tutto il mondo politico attorno alla sua vicenda.
“Sono anni che le famiglie delle vittime chiedono giustizia, così come a chiedere giustizia è l’Italia intera, profondamente ferita dagli anni dello stragismo – ha dichiarato in una nota il vicepresidente della Camera e candidato premier del M5S, Luigi Di Maio – Ora non si perda altro tempo, il governo si adoperi con ogni mezzo affinché Battisti – tutt’ora latitante – sconti la sua pena nel nostro Paese”.
Un’occasione che l’Italia non deve perdere, sostiene la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, mentre da Fratelli d’Italia arriva pieno sostegno al governo, con la presidente, Giorgia Meloni che chiede al governo di mettere tutto il suo lavoro nell’ottenimento dell`estradizione in italia.