Canada, dopo il caldo record è allarme incendi: 719 i morti nell’ultima settimana
Più di 130 incendi, scatenati da fulmini, stanno divampando nel Canada occidentale, colpito nei giorni scorsi da un’ondata di caldo senza precedenti. Il governo federale ha annunciato che invierà alcuni aerei militari nella British Columbia, la provincia più colpita dai roghi.
Stando ai dati diffusi dal Wildfire Service della British Columbia, solo in questa provincia gli incendi sono 136, dopo che sono stati registrati ben 12mila fulmini. “Gran parte di questi fulmini hanno colpito vicino a centri abitati”, ha detto il capo delle operazioni provinciali, Cliff Chapman, citato dalla Bbc.
Tre giorni fa un altro incendio ha completamente distrutto il villaggio di Lytton, la località 260 km a nord est di Vancouver dove si era appena registrato il picco massimo di calore della storia del Canada, ben 49,6 gradi. I 250 abitanti sono stati immediatamente evacuati e non hanno avuto neanche il tempo di poter prendere con sé le loro cose. Altre centinaia di residenti della provincia sono già stati avvertiti del rischio di dover lasciare le loro abitazioni nelle prossime ore, in caso di nuovi incendi.
L’ondata di incendi provoca morti anche negli USA. Dal 25 giugno 79 persone hanno perso la vita a Washington DC e Oregon.
Intanto il caldo accentuato anche dai roghi continua a mietere vittime in Canada. Secondo la capo medico legale della British Columbia, Lisa Lapointe, nella provincia del Canada occidentale si contano 719 morti improvvise durante questa settimana di caldo record che ha colpito il Paese. Una cifra senza precedenti, ha aggiunto la Lapointe, spiegando che si tratta di cifre tre volte superiore alla media dei decessi del periodo. Lapointe, intervistata dal Toronto Star, ha quindi ribadito che le estreme condizioni meteorologiche sono considerate un fattore determinante nell’aumento dei morti e che la cifra è destinata ad aumentare.