Conflitto in Medio Oriente: Israele trasferisce incubatrici nell’ospedale al-Shifa di Gaza
L’esercito israeliano ha iniziato a trasferire incubatrici dagli ospedali israeliani all’ospedale al-Shifa nella Striscia di Gaza: lo scrive su X uno dei portavoce del governo israeliano per la stampa estera, Eylon Levy, come riporta Haaretz. Lo stesso ha affermato che le Forze di difesa israeliane lavoreranno con “qualsiasi parte mediatrice affidabile” per garantire che le incubatrici vengano consegnate in modo sicuro. Il ministero della Sanità di Hamas ieri aveva annunciato che una trentina di pazienti erano morti nell’ospedale negli ultimi giorni, inclusi proprio dei neonati prematuri.
Intanto prosegue il conflitto in Medio Oriente e le forze di difesa israeliane hanno annunciato che altri due soldati sono stati uccisi nei combattimenti contro Hamas nel nord della Striscia di Gaza, portando così il bilancio delle vittime dell’operazione di terra israeliana a quota 46. Sono invece cinque i palestinesi che sono stati uccisi in scontri con l’esercito israeliano nell’area di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania occupata: lo ha reso noto oggi all’agenzia Afp il direttore dell’ospedale di Thabet, Amin Khader, dove sono stati registrati i decessi. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), inoltre, ha reso noto che una sua operatrice è stata uccisa negli attacchi nel nord della Striscia di Gaza insieme alla sua famiglia: lo annuncia l’agenzia sul suo sito, sottolineando che dall’inizio delle ostilità tra Hamas e Israele sono morti 102 dipendenti della Unrwa e 27 sono rimasti feriti.
Monito del re Abdullah. Il re di Giordania ha avvertito che qualsiasi scenario che includa la rioccupazione di parti di Gaza da parte di Israele peggiorerà la crisi e che le continue “violazioni” israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme potrebbero “spingere la regione verso un’esplosione”. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale Petra citata dal Guardian. “Una soluzione militare o di sicurezza” non avrà successo, ha aggiunto il re Abdullah, sottolineando che il conflitto ha avuto origine nell’occupazione e nella privazione dei diritti del popolo palestinese. Abdallah ha affermato che Gaza non deve essere separata dal resto dei territori palestinesi e ha chiesto la fine della guerra e la ripresa di un processo politico basato su due principi. soluzione statale. “Qualsiasi altro percorso – ha aggiunto – finirà con un fallimento e porterà a ulteriori cicli di violenza e distruzione”.