Ucraina, l’Ue accelera sulla difesa comune. Pronto l’accordo con gli Usa sulle terre rare
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L’Europa accelera sulla difesa comune in Ucraina. Domenica si terrà un vertice dei leader a Londra in un formato analogo a quello della riunione dell’Eliseo la scorsa settimana, con i capi di Stato o di governo di Francia, Regno Unito, Italia, Germania, Polonia, Spagna, Olanda e Danimarca, oltre ai vertici di Ue e Nato. Spunta l’idea di un fondo comune Ue-Gb. Oggi videocall dei 27 sull’incontro Macron-Trump.
Starmer e Macron concordano sul fatto che il presidente americano sta lavorando per “una pace duratura in Ucraina” e “la sua leadership è benvenuta”.
E intanto arriva l’intesa Usa-Kiev sulle terre rare. Kiev ha concordato con Washington un accordo che, secondo i funzionari ucraini, migliorerà i rapporti con l’amministrazione Trump e aprirà la strada a un impegno a lungo termine degli Stati Uniti in materia di sicurezza dopo l’eventuale accordo con la Russia per porre fine alla guerra.
I funzionari ucraini affermano che Kiev è ora pronta a firmare l’accordo sullo sviluppo congiunto delle sue risorse minerarie, tra cui petrolio e gas, dopo che gli Stati Uniti hanno ritirato le richieste di diritto a 500 miliardi di dollari di potenziali entrate derivanti dallo sfruttamento di tali risorse.
Con l’imminente accordo, dice Trump, “l’Ucraina ottiene 350 miliardi di dollari, equipaggiamento militare, il diritto a combattere. Gli ucraini sono ottimi soldati, ma senza i soldi e le armi americane questa guerra sarebbe finita prestissimo. Il sostegno potrebbe andare avanti per un po’ ancora, forse fino a quando avremo un accordo con la Russia. Io credo che la situazione verrà sistemata presto, ho parlato con il presidente Vladimir Putin e lui vuole un accordo”.
Nel mirino di Trump, non ci sono solo risorse ucraine. Del resto, Putin ha fatto riferimento a contatti tra aziende statunitensi e russe per potenziali partnership. “Non ne ho parlato con Putin, ma vorrei acquistare minerali anche dai territori russi. Hanno terre ricche, hanno anche petrolio e gas. Le sanzioni? Non abbiamo parlato di eliminare sanzioni”, aggiunge Trump.
Sebbene il testo non contenga esplicite garanzie di sicurezza, i funzionari ucraini hanno sostenuto di aver negoziato condizioni molto più favorevoli e hanno descritto l’accordo come un modo per ampliare le relazioni con gli Stati Uniti e consolidare le prospettive dell’Ucraina dopo tre anni di guerra.
La versione finale dell’accordo, datata 24 febbraio e visionata dal FT, istituirebbe un fondo in cui l’Ucraina contribuirebbe con il 50 percento dei proventi derivanti dalla “monetizzazione futura” delle risorse minerarie di proprietà statale, tra cui petrolio e gas, e la logistica associata. Il fondo investirebbe in progetti in Ucraina.
I funzionari ucraini hanno affermato che l’accordo è stato approvato dai ministri della giustizia, dell’economia e degli esteri, e hanno lasciato intendere che Zelensky si recherà presto alla Casa Bianca per una cerimonia di firma con Trump.