Coronavirus, in Germania tornano a salire i contagi. Francia: slitta l’apertura delle scuole
A pochi giorni dall’allentamento delle restrizioni in Germania, l’epidemia da coronavirus riprende la sua corsa. Stando ai dati diffusi dal Robert Koch Institute (RKI) è tornato a salire l’R0, cioè l’indice di contagio che oggi è a 1. In pratica, per la prima volta da fine marzo, una persona ne contagia un’altra.
Da metà aprile l’R0 era sceso allo 0,7, per poi risalire progressivamente. E’ aumentato di giorno in giorno anche il tasso di mortalità per la malattia che ieri ha raggiunto il 3,8 per cento.
Un avvertimento chiaro contro il rischio di una corsa in avanti era stato lanciato da Angela Merkel pochi giorni fa, dopo che erano state concordate a livello federale e regionale le revoche di alcuni divieti. La cancelliera tedesca ha sempre sottolineato come i risultati contro la pandemia siano “fragili” invitando alla cautela sulla ripresa delle attività.
Gli occhi sono attualmente puntati al prossimo incontro fra governo e Laender, fissato per giovedì: l’esecutivo ha chiarito ieri di non voler procedere ad una accelerazione dell’allentamento delle misure restrittive, ma la pressione politica ed economica sale e il dibattito è acceso. Nuove decisioni in materia potrebbero essere prese il 6 maggio. Intanto l’indice di occupazione è al minimo storico e tutti i settori prevedono licenziamenti.
Intanto in Francia slitta l’apertura delle scuole. A poche ore dal discorso di Edouard Philippe, che illustrerà al Parlamento il piano di uscita dal lockdown, BFM-TV rivela che la ripresa delle attività scolastiche non ci sarà almeno fino al mese di giugno. Era stato il presidente Emmanuel Macron, in un primo tempo, a dichiarare che le scuole avrebbero riaperto progressivamente dall’11 maggio, data di inizio della fase 2, con la fine delle misure di rigido confinamento decretate da quasi due mesi, il 17 marzo. Una decisione che aveva suscitato le proteste del comitato scientifico, che ha consigliato di ripartire a settembre, sottolineando tuttavia che si tratta di una “decisione politica”. A frenare era stato anche lo stesso ministro dell’Istruzione, mentre i medici avevano bollato l’annuncio come un “rischio inutile”.
Accelera l’Austria. Il Paese sospende con il primo maggio le limitazioni agli spostamenti. Restano però in vigore la distanza minima di un metro tra le persone e l’obbligo di indossare le mascherine. Lo ha annunciato il governo a Vienna. Da maggio saranno inoltre consentite manifestazioni con 10 partecipanti e funerali con 30 persone. Nei negozi raddoppia il numero dei clienti, da una persona ogni 20 metri quadri a una ogni 10. Dal 2 maggio riapertura graduale anche delle attività commerciali e dal 15 dei ristoranti.