Coronavirus: nel mondo oltre 1,1 milioni di morti e 42 milioni di contagi. La Germania supera i 10mila morti
Secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University l’ultimo bilancio di contagi confermati di coronavirus nel mondo è di oltre 42 milioni. In testa ci sono gli Stati Uniti con 8,5 milioni di persone contagiate, seguiti da India (7,8 milioni), Brasile (5,3 milioni), Russia, Francia, Argentina e Spagna. Agli Usa spetta anche il primato del numero di morti, oltre 224 mila, seguiti da Brasile (156 mila), India (117mila) e Messico (88mila).
I contagi aumentano in maniera esponenziale anche in Europa. La Slovenia è tra i Paesi che hanno imposto restrizioni severe, sia a livello interno (come il coprifuoco) sia all’ingresso nel Paese. Coinvolta direttamente l’Italia: 14 regioni sono finite nella red list, mentre le altre restano nell’arancione. Chi arriverà dalla prima dovrà rispettare una quarantena di 10 giorni all’ingresso, o dimostrare di essere negativo con un tampone.
La Francia ha superato 42 mila contagi in un giorno. Il coprifuoco notturno è stato esteso a tutto il territorio nazionale.
In Belgio, il ministro-presidente della regione di Bruxelles Rudi Vervoort, ha annunciato il coprifuoco in orario 22-6 e altre regole, tra cui divieti ad attività sportive e di centri culturali.
La Spagna, che in settimana è diventata il primo Paese europeo a superare il milione di contagi, va verso una nuova dichiarazione di stato d’allerta. Il premier Pedro Sanchez, mentre si chiudono due settimane di rigide restrizioni, ha cercato la concertazione con i governatori regionali, prima di nuove misure come un nuovo stato d’emergenza e un coprifuoco.
La Germania, intanto, ha superato la soglia dei 10mila decessi, registrando oltre 14.700 casi in un giorno, e la cancelliera Angela Merkel è tornata a far appello ai cittadini perché “riducano i contatti, incontrino meno persone possibile”.
La Polonia ha registrato il record di morti (179) e sono entrate in vigore nuove restrizioni.
In Repubblica Ceca i casi di coronavirus hanno raggiunto un livello record, salendo a oltre 15mila in un giorno per la prima volta e l’impennata è continuata nonostante, negli ultimi due mesi, ci siano state rigide restrizioni (limitazioni ai movimenti, la chiusura di negozi, scuole e ristoranti e il divieto di gare sportive e raduni di più di due persone. Le mascherine sono obbligatorie all’aperto e in auto). Il numero di pazienti Covid-19 in ospedale ha superato per la prima volta i 5mila, mettendo sotto pressione il sistema sanitario.