Coronavirus, primo caso in Africa
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Il ministero della Sanità egiziano rende noto che è stato rilevato in Africa il primo caso del nuovo coronavirus Covid-19 precisando che il paziente è straniero ma per ora non c’è alcun riferimento alla nazionalità del soggetto. Le autorità egiziane, si legge, hanno immediatamente informato l’Organizzazione Mondiale della Sanità e hanno adottato tutte le misure necessarie.
Intanto Niccolò, lo studente 17enne di Grado bloccato a Wuhan per due volte a causa della febbre, ha superato al terzo tentativo i controlli medici ed è in attesa dell’imbarco al gate assegnato al volo speciale all’aeroporto di Wuhan. Il ragazzo salirà sull’aereo dell’Aeronautica militare italiana che lo riporterà in patria.
Il presidente Xi Jinping ha affermato che la Cina deve migliorare il sistema di risposta e prevenzione all’epidemia risolvendo le criticità emerse con il nuovo coronavirus, spiegando poi che garantire sicurezza e salute delle persone è un compito importante del nostro partito. Xi ha poi aggiunto che Pechino si adopererà per migliorare l’assicurazione medica e i sistemi di cura delle principali malattie.
Intanto il numero delle persone che hanno contratto il virus è salito a 63.851.
Ma c’è una buona notizia che arriva dal China National Biotec Group, una compagnia privata cinese: il plasma delle persone guarite dal Sars-Cov-2, il nuovo coronavirus, è ricco di anticorpi che potrebbero essere d’aiuto nel curare l’infezione nei pazienti. In un comunicato la compagnia informa inoltre di aver usato questo trattamento su dieci pazienti che hanno avuto miglioramenti in 24 ore, e ora chiede ai sopravvissuti a donare il plasma per continuare la sperimentazione.
E’ di 1.383, il bilancio complessivo dei morti da coronavirus e oltre 4.800 i nuovi contagi dopo i controlli effettuati sui dati dell’Hubei. La Commissione sanitaria nazionale, nei suoi aggiornamenti quotidiani, ha anche provveduto a eliminare 1.043 casi dal totale dei contagi accertati a seguito di una non meglio specificata “verifica”.
Oggi un primo gruppo di 11 passeggeri, di 80 anni e oltre, risultati negativi ai test per il Coronavirus, è sbarcato dalla Diamond Princess, la nave da crociera messa in quarantena nella baia di Yokohama in Giappone, per essere trasferiti in alloggi protetti messi a disposizione dal governo. Lo ha confermato un funzionario del governo giapponese precisando che i passeggeri resteranno negli alloggi preposti fino alla fine della quarantena, il 19 febbraio. Sono sei gli operatori sanitari morti a causa del Coronavirus e oltre 1700 i contagiati: lo hanno confermato le autorità sanitarie cinesi.
Oggi un primo gruppo di 11 passeggeri, di 80 anni e oltre, risultati negativi ai test per il Coronavirus, è sbarcato dalla Diamond Princess, la nave da crociera messa in quarantena nella baia di Yokohama in Giappone, per essere trasferiti in alloggi protetti messi a disposizione dal governo. Lo ha confermato un funzionario del governo giapponese precisando che i passeggeri resteranno negli alloggi preposti fino alla fine della quarantena, il 19 febbraio. Sono sei gli operatori sanitari morti a causa del Coronavirus e oltre 1700 i contagiati: lo hanno confermato le autorità sanitarie cinesi.