Covid: Vaccino obbligatorio in Austria, primo Paese Ue. Preoccupazione in Nord Europa
Il governo austriaco ha reso noto che dal 1 febbraio del 2022 il vaccino sarà obbligatorio per tutti coloro che a quel giorno non avranno ricevuto alcuna dose del vaccino contro il Covid-19. Ma nono solo: da lunedì scatterà il lockdown per tutta la popolazione e non solo per i non vaccinati. Il Paese composto da 8,9 milioni di abitanti ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell’Europa occidentale.
La situazione dei contagi in Austria rischia di andare fuori controllo: l’incidenza settimanale su 100mila abitanti nel Salisburghese ieri era di 1672 e in Alta Austria di 1557. “Non abbiamo più grandi margini di manovra – ha detto il governatore dell’Alta Austria Thomas Stelzer, che annuncia – Il lockdown, che durerà 20 giorni e poi proseguirà per i non vaccinati, si è reso necessario per permettere la operatività degli ospedali”. L’Austria diventa dunque il primo Paese dell’Unione Europea ad imporre il vaccino. Il governatore del Land Tirolo Guenther Platter ha detto: “Solo così usciremo dal circolo vizioso”.
Il cancelliere Alexander Schallenberg: “Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare. Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro, che fanno campagna contro il vaccino, le conseguenze di questo sono terapie intensive intasate ed enorme sofferenza umana. Non è stato facile prendere questa decisione, a nessuno piace adottare misure che limitano la libertà ma questa decisione è necessaria perché troppi tra di noi si sono comportati senza solidarietà. La maggior parte dei negozi verrà chiusa e gli eventi culturali saranno cancellati”.
Schallenberg aveva riferito inizialmente che tutti gli studenti sarebbero dovuti tornare alla didattica a distanza, ma poi il ministro della Sanità Wolfgang Mueckstein sottolineando che le scuole resteranno aperte per chi ha bisogno di andarci, rivolgendo però a tutti i genitori un appello a tenere i figli a casa se possibile.
Preoccupazione in tutta l’Europa del Nord. In Germania: “La situazione è seria. La dinamica del contagio non è stata interrotta. In quattro settimane l’incidenza del virus si è quintuplicata” è quanto afferma il ministro della Salute tedesco, Jans Spahn, in conferenza stampa a Berlino con il presidente del Robert Koch Institut. Spahn ha citato le misure anti-covid decise ieri sostenendo che dovranno essere implementate e controllate. “E’ tempo di agire”, ha detto Angela Merkel annunciando la stretta sui non vaccinati e l’obbligo (parziale) di vaccinazione per i sanitari. Gli ospedali della Baviera hanno inviato una drammatica richiesta di aiuto.
In Russia è stato registrato l’ennesimo picco di decessi. Nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 1.254 persone, il più alto numero giornaliero dall’inizio della pandemia. Lo riporta il centro di crisi anti-coronavirus. Il totale dei morti è salito a 261.589.