Covid, von der Leyen apre all’obbligo vaccinale. In Germania 446 morti in 24 ore
Si all’obbligo vaccinale a livello europeo. E’ ora che Bruxelles inizi a discuterne. L’ultima apertura sul fronte obbligatorietà arriva dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen che nel corso della conferenza stampa sull’emergenza Covid, dedicata anche alle strategie da mettere in campo contro la nuova variante Omicron, sottolinea che sulla nuova mutazione “gli scienziati dicono di non saperne abbastanza. Servono due o tre settimane, che in pandemia sono un’eternità. Per questo la raccomandazione è vaccinatevi”. Insomma “speriamo per il meglio, ma prepariamoci al peggio”.
Von der Leyen ricorda poi che ci sono ancora circa “150 mln” di individui in Europa che non hanno ricevuto la vaccinazione, ossia un terzo della popolazione, “tanti” secondo la presidente dell commissione europea che poi annuncia che “le dosi del vaccino Pfizer per i bambini saranno pronte dal 13 dicembre”.
Intanto la Germania torna a registrare un numero di decessi nell’arco di una giornata che non si vedeva da oltre nove mesi. In 24 ore sono stati 446 i pazienti Covid deceduti, il massimo dai 490 del 20 febbraio. Il dilagare del contagio fa paura all’esecutivo che torna a parlare di “situazione drammatica” e apre a nuove strade per fronteggiarla. Domani è in programma l’incontro Stato-Regioni per varare le misure. Già ieri Olaf Scholz ha annunciato un processo legislativo per introdurre l’obbligo di vaccino generalizzato.
L’Austria invece, dove tornano a salire i nuovi contagi, estende il lockdown fino all’11 dicembre. Il Parlamento di Vienna ha imposto altri 10 giorni di chiusura riducendo anche gli orari di apertura dei negozi, prendendo l’impegno di revocare il 12 dicembre la stretta, almeno per vaccinati e guariti.