Drone Houti esplode nel centro di Tel Aviv. Il sindaco: “Stato di massima allerta”

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La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 287. Un drone ha colpito il centro di Tel Aviv, a pochi metri dall’ambasciata americana, uccidendo un uomo e ferendo altre persone. Le sirene di allarme non sono scattate. Gli Houthi dello Yemen rivendicano la responsabilità dell’attacco con droni su Tel Aviv. La notizia era stata anticipata da fonti dell’emittente saudita Al Arabiya.

Il sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, ha dichiarato che la città è in stato di massima allerta. Poi ha dichiarato: “La guerra è ancora dura e dolorosa. Le forze dell’ordine sono arrivate rapidamente sul posto e siamo preparati a eventuali sviluppi. Invito il pubblico a obbedire alle istruzioni”.

Un funzionario del Dipartimento americano interpellato da Ynet sull’attacco con droni degli Houthi a Tel Aviv ha, invece, dichiarato: “Non ci sono stati danni al palazzo sede dell’ambasciata e non abbiamo notizie di feriti tra il nostro personale”. L’ambasciata Usa – che è una filiale di quella ufficiale a Gerusalemme – si trova non distante dal luogo dell’esplosione che ha causato un morto e diversi feriti.

L’aviazione israeliana, nonostante avesse identificato il drone su Tel Aviv, non lo ha abbattuto “a causa di un errore umano”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare che ha definito il fatto “un brutto evento che non dovrebbe accadere e di cui l’Aeronautica Militare si assume la piena responsabilità, in quanto difensore dei cieli del Paese”. “Il drone – ha proseguito – ha colpito direttamente un appartamento dopo essere entrato in città dal mare. L’origine del drone è ancora sotto indagine”.