Follia in Brasile, manifestanti di destra assaltano il Palazzo del Congresso. Condanna Ue
Ore di follia in Brasile dove migliaia di militanti di estrema destra hanno assaltato il Palazzo del Congresso facendo irruzione. È accaduto a Brasilia, con la polizia costretta a utilizzare candelotti di gas lacrimogeni e altri diversivi per disperdere la folla. Tutto accade a una settimana dall’insediamento del presidente di sinistra Lula, che ha subito condannato i fatti definendo “vandalo e fascista” l’assalto dei facinorosi. Condanna anche da parte di Bolsonaro.
Centinaia gli arresti. Forse anche di più. Al momento, secondo quanto si vede nelle immagini diffuse dalle televisioni brasiliane, circa 400 persone avrebbero forzato le strutture penetrando nei palazzi del potere. Video pubblicati anche dagli stessi invasori mostrano atti di vandalismo e distruzione generalizzata. Tra i video che arrivano da Brasilia si vedono anche persone che devastano le architetture, compreso il palazzo presidenziale Planalto, capolavoro modernista dell’architetto Oscar Niemeye.
Unanime la condanna dell’Unione Europea. “Pieno sostegno al Presidente Lula Da Silva, democraticamente eletto da milioni di brasiliani attraverso elezioni giuste e libere” scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Condanna agli attacchi anche da parte del segretario di Stato americano Antony Blinken, che sollecita “la fine immediata di queste azioni”. Dall’Italia invece, la premier Giorgia Meloni parla di accadimenti che “non lasciano indifferenti”. Mentre secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani “Ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con grande fermezza”. Quanto accaduto in Brasile ci riporta alla mente il 6 gennaio 2021, quando migliaia di manifestanti assaltarono il Congresso di Washington negli Stati Uniti.