Francia, continuano gli scontri. Assalto alla casa di un sindaco. Allerta anche in Italia e nel resto dell’Europa
Sono proseguite le violenze urbane connesse all’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre in Francia. Sabato sono state fermate 719 persone mentre domenica sera la situazione è stata relativamente tranquilla con 49 fermi. Sempre ieri, ma in mattinata, c’è stato l’attacco alla casa del sindaco di L’Hay-les-Roses, Vincent Jeanbrun, alle porte di Parigi: un’auto è stata lanciata contro il cancello e data alle fiamme. La premier Elisabeth Borne ha dichiarato il suo sostegno alle forze dell’ordine e ha affermato che quanto accaduto è intollerabile. Macron intanto ha convocato un vertice all’Eliseo per “fare il punto della situazione”. L’Eliseo ha fatto poi sapere che alla base di questo incontro c’era l’affermazione del principio “della fermezza” e dell’unità dell’esecutivo di fronte alle violenze urbane che imperversano in Francia da oltre 5 giorni.
Lo stato di emergenza a Parigi “per il momento non è necessario”, ha detto il prefetto della capitale Laurent Nunez all’emittente Bfm Tv. Ha spiegato che “in questa fase non è indispensabile istituire il coprifuoco” assicurando che le forze di polizia restano “molto concentrate e determinate” per contrastare gli episodi di violenza urbana. In merito all’attentato dei rivoltosi al sindaco del sobborgo parigino Hay-les-Roses, Nunez ha annunciato che il primo cittadino riceverà ora una “protezione avanzata”.
Intanto, la situazione caotica in cui si trova il Paese mostra i primi effetti. La violenza urbana ha provocato, infatti, la cancellazione delle prenotazioni delle vacanze da parte di molti stranieri, in particolare americani “Se queste rivolte continueranno, non gioverà all’immagine della Francia a un anno dai Giochi Olimpici”, ha detto preoccupato il responsabile dell’Ufficio del Turismo di Parigi Jean-François Rial.
La situazione della Francia è sotto osservazione da parte degli apparati di sicurezza italiani preoccupati di un possibile effetto “contagio”. Dal governo si sottolinea l’importanza di una gestione attenta dei flussi migratori e del contrasto netto al degrado per evitare che le periferie diventino fuori controllo. La protesta nelle banlieue francese, che desta preoccupazione anche nel resto d’Europa, è arrivata infatti alla vicina Bruxelles e alla più lontana Losanna, dove centinaia di adolescenti manifestano da giorni.