Francia, “gilet gialli” in piazza contro il caro carburante. Una vittima in Savoia
In Francia “gilet gialli” in protesta. Sono oltre 120.000 le persone scese sinora in piazza in tutto il Paese. La mobilitazione generale convocata sui social per protestare contro il caro benzina ha provocato già numerosi problemi e una tragedia, con la morte di una donna nella Savoia, nel sud-est della Francia, investita da un automobilista. 47 i feriti, di cui tre gravi.
Scontri e lancio di lacrimogeni si sono registrati a pochi passi dall’Eliseo, per portare la contestazione sotto le finestre del presidente Emmanuel Macron. Arrivati a un centinaio di metri dal palazzo presidenziale, i “giubbotti gialli” sono stati respinti dalla polizia in assetto antisommossa.
Dal fondo della rue du Faubourg Saint-Honoré, sono stati lanciati dalla polizia alcuni gas lacrimogeni. I manifestanti sono stati respinti verso place de la Concorde dove, a fine manifestazione, si temono incidenti per la presenza di blac block.
Nel primo pomeriggio gli attivisti avevano bloccato parte degli Champs Elysées: i manifestanti chiedevano le dimissioni del presidente: lo slogan era “Macron dimettiti”, il canto la Marsigliese, l’inno nazionale francese.
Ma l’episodio più grave è accaduto in Savoia questa mattina, quando una madre che stava portando la figlia in ospedale è stata bloccata dai manifestanti che l’hanno circondata battendo sulla vettura. La donna, in preda al panico, ha accelerato e ha investito una manifestante, che è deceduta. Ora l’automobilista si trova in stato di fermo, ancora sotto choc per l’accaduto.
Tensione anche a poche centinaia di metri dal traforo del Monte Bianco, tra la Francia e l’Italia. Gas lacrimogeni sono stati lanciati per sgomberare alcune decine di manifestanti che bloccavano completamente l’accesso al tunnel. Disposto il temporaneo blocco del transito dei mezzi pesanti nel tunnel.