Francia sotto attacco, strage in chiesa a Nizza: uomo con coltello uccide 3 persone
Con il Paese ancora scosso dalla brutale uccisione del professore Samuel Paty in una banlieue di Parigi, per mano di un estremista di origine cecena, la Francia ripiomba oggi nell’incubo terrorismo. Intorno alle 9 di questa mattina, un uomo ha fatto irruzione nella cattedrale di Notre-Dame, a Nizza, al grido di “Allah Akbar” e poi, armato di coltello, ha sgozzato due persone e ne ha decapitata una terza.
Secondo quanto riferiscono fonti della polizia citate dal quotidiano francese Le Figaro, le vittime sono due donne e un uomo, quest’ultimo custode della chiesa: il corpo di una delle due è stato trovato all’interno dell’edificio, l’altro all’esterno, dove la donna sarebbe stata aggredita mentre cercava di rifugiarsi in un bar situato nelle vicinanze. C’è poi un ferito grave, colpito sul sagrato antistante il luogo di culto.
L’assalitore, ferito dalle forze speciali intervenute sul posto, è stato fermato e portato in ospedale. Secondo le prime informazioni avrebbe agito da solo: si tratterebbe di Brahim Aoussaoui, nato in Tunisia il 29 marzo 1999. E’ arrivato sull’isola di Lampedusa a settembre. Dopo aver passato il periodo di quarantena, è stato sbarcato a Bari il 9 ottobre. Ha ricevuto il foglio di via dalle autorità italiane, ma lasciato libero, ed è arrivato in Francia in modo clandestino. Non aveva ancora fatto nessuna domanda di asilo e non era schedato dalle associazioni che si occupano dei migranti. Intanto l’inchiesta è stata affidata alla Procura antiterrorismo che al momento indaga per “omicidio” e “tentato omicidio”.
“Tutto lascia pensare a un attentato terroristico in seno alla basilica di Notre-Dame”, ha detto il sindaco della città, Christian Estrosi. “Il responsabile dei fatti non ha smesso di ripetere davanti a noi ‘Allah Akhbar’, mentre veniva soccorso dai sanitari – ha aggiunto – Nizza, come la Francia, forse più di altri luoghi, paga un tributo troppo pesante essendo vittima ancora una volta dell’islamofascismo“. E per paura che possano verificarsi altri episodi simili mentre la città è in subbuglio per l’ultimo attentato, il primo cittadino ha chiesto che “tutte le chiese siano messe sotto sorveglianza o chiuse, così come tutti gli altri luoghi di culto della città. Quando è troppo è troppo, adesso è ora che la Francia metta da parte le regole di pace per annientare definitivamente l’islamofascismo sul nostro territorio”.
Il premier francese, Jean Castex, intervenuto in Parlamento, ha promesso che “la risposta” all’attacco “sarà ferma, immediata e implacabile“, preannunciando che “domani il presidente Macron ha convocato il Consiglio supremo di difesa”.
“La Francia è sotto attacco” ha detto Emmanuel Macron, “noi non non rinunceremo ai nostri valori”, in particolare “la libertà di credere e di non credere”, ha dichiarato il presidente condannando “l’attacco terroristico islamista”. “Se veniamo attaccati è per i nostri valori”, ha detto il capo dell’Eliseo, incontrando la stampa a Nizza. Poi ha invitato il Paese “all’unità” e a non “cedere a nessuno spirito di terrore”.
E un minuto di silenzio è stato osservato all’Assemblea Nazionale, dove era in corso la discussione delle misure del nuovo lockdown nazionale annunciato proprio ieri sera da Macron alla luce della crescita esponenziale dei contagi di coronavirus nel Paese.
Poco dopo i fatti di Nizza altri tre episodi hanno fatto crescere ulteriormente la tensione: un uomo armato di coltello avrebbe tentato di attaccare gli agenti di polizia per strada intorno alle 11.15 ad Avignone. L’assalitore avrebbe gridato “Allah Akbar” e minacciato gli agenti di polizia che hanno reagito aprendo il fuoco e uccidendolo. E a Gedda, seconda città dell’Arabia Saudita, una guardia del consolato francese sarebbe stata accoltellata: è ferita ma non in gravi condizioni. Infine a Lione è stato fermato un afghano armato di coltello.