Gaza, raid di Israele uccide operatore Msf. Nuovo attacco Idf contro Unifil in Libano
“Il nord di Gaza sta affrontando il momento più buio dall’inizio della guerra. L’orrore che la Striscia sta vivendo da ormai più di un anno è riassunta nelle recenti parole dell’alto commissario Onu per i diritti umani Volker Turk.
“In modo inimmaginabile – specifica in una nota – la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Le politiche e le pratiche del governo israeliano nel nord di Gaza rischiano di svuotare l’area di tutti i palestinesi. Stiamo affrontando ciò che potrebbe equivalere a crimini atroci, potenzialmente estendendosi a crimini contro l’umanità”.
Ennesimo massacro a Khan Younis, nel sud di Gaza. Secondo il ministero della sanità, l’attacco ha causato almeno 33 morti, tra cui 14 bambini. Ucciso anche un membro dello staff di Medici Senza Frontiere. È l’ottavo membro di Msf ucciso a Gaza dal 7 ottobre 2023 e il secondo in due settimane. “La guerra di Israele contro Gaza – scrive in una nota l’organizzazione umanitaria – è una continua dimostrazione del disprezzo per le vite dei civili. Tutto questo deve finire ora”. Mentre la Difesa civile di Gaza annuncia 12 morti in attacchi contro un gruppo in attesa di aiuti umanitari.
L’Unifil denuncia un nuovo attacco di Israele contro postazioni in Libano. Secondo quanto riferisce la missione Onu, “i soldati dell’Idf hanno aperto il fuoco” martedì scorso contro un posto di osservazione nei pressi del villaggio di confine di Dhayra. “Le guardie di servizio – aggiunge – si sono ritirate per evitare di essere colpite”, essendo la situazione della sicurezza “estremamente difficile”, nel contesto di altri attacchi non identificati. Da Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken commenta: “La sicurezza dei caschi blu dell’Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come qualcosa di essenziale”.