Golden Globes Awards: delusione italiana, niente premi per Guadagnino e Sorrentino
Delusione per l’Italia ai Golden Globes Awards, che si sono tenuti nella notte a Los Angeles all’insegna della sobrietà e in nero in segno di solidarietà verso le vittime di molestie sessuali e per sollecitare equità professionale e salariale fra uomini e donne, anche a Hollywood. I golden globes come ogni anno hanno dato ufficialmente il via alla stagione dei premi che si concluderà a inizio marzo con l’assegnazione degli Oscar.
Dopo le tre candidature per “ Chiamami col tuo nome” nessun premio per Luca Guadagnino. Il film è stato battuto da “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, film che ha regalato il globo d’oro anche al regista Martin Mcdonagh e alla attrice protagonista Frances Mcdormand, negandolo così ad Helen Mirren candidata per il film di Paolo Virzì “The leisure seeker”.
“Three billboards outside Ebbing, Missouri” candidato contro giganti come The post di Steven Spielberg e The shape of water di Guillermo Del Toro, ha vinto dunque da outsider, così come ha fatto “Lady bird”, nella categoria miglior commedia o musical. Storia della crescita artistica e personale di una giovane donna, interpretata da Saoirse Ronan (che ha vinto nella categoria migliore attrice brillante) il film è stato scritto e diretto da Greta Gerwig.
Nella serata di Los Angeles premio alla carriera per Oprah Winfrey, la celebre presentatrice televisiva, che in un appassionato discorso ha parlato di una nuova era per le donne, alla luce della reazione seguita allo scandalo delle molestie sessuali a Hollywood.
E che qualcosa stia cambiando nei rapporti fra uomini e donne a Hollywood è un dato confermato anche dal successo di Big Little Lies – Piccole grandi bugie, la miniserie tv che durante la serata dei Golden globes ha vinto molto: Nicole Kidman ha vinto il globo d’oro per la migliore attrice protagonista, Laura Dern quello per la migliore non protagonista, Alexander Skarsgard quello al migliore attore non protagonista per una miniserie.
Altra delusione italiana quella per il mancato premio a Jude Law, candidato per il suo ruolo di papa Lenny Belardo in “The young pope” di Paolo Sorrentino. E’ stato battuto da Ewan Mcgregor candidato per la seconda stagione della miniserie “Fargo” nella categoria migliore attore di una miniserie tv.