Guerra in Medio Oriente, ancora basi Unifil sotto attacco
Basi Unifil in Libano ancora prese di mira dall’esercito di Israele: due peacekeeper sono rimasti feriti a causa dei colpi d’artiglieria sparati contro la base a Naqura, nel sud del Libano. Lo scrive il sito di Haaretz. I media libanesi avevano in precedenza spiegato che a essere colpito era stato il battaglione cingalese.
Secondo la ricostruzione, sarebbe stato un carro armato israeliano Merkava a prendere di mira una delle torri di osservazione dell’Unifil e a sparare ferendo i peacekeeper del contingente dello Sri Lanka, spiegando che l’attacco è avvenuto sulla strada principale che collega Tiro a Naqura, dove si trova il centro di comando dell’Unifil, di fronte a un posto di blocco dell’esercito libanese.
La strategia di Israele sembra abbastanza chiara: rimuovere l’Unifil dal Libano meridionale e sostituire i peacekeeper con una forza internazionale alternativa. Il ministero degli Esteri di Beirut ha intanto condannato i colpi d’artiglieria sparati dalle Idf contro la base. Già ieri basi Unifil erano state prese di mira, colpita anche una base italiana.
Intanto le Idf in una nota condivisa su ‘X’ scrivono che un comandante dell’unità missilistica anticarro delle forze d’elite Radwan di Hezbollah, Araed el-Shoga, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano in Libano. Nel raid condotto dai caccia israeliani è stato anche distrutto un lanciarazzi che era carico e pronto per essere usato contro il territorio israeliano e le truppe dell’Idf, afferma l’esercito.