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68esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. L ‘evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal dovrebbe riprendere questa mattina ma i missili russi sono tornati a colpire. Il presidente Zelensky ieri ha detto che per la prima volta ci sono stati due giorni di reale cessate il fuoco e il corridoio umanitario da Mariupol ha iniziato a funzionare. Più di 100 civili sono stati evacuati e i primi sfollati arriveranno nelle prossime ore a Zaporizhzhia. “L’Ucraina sarà libera – sottolinea Zelensky – e tornerà a sventolare la bandiera gialloblu su tutte le città”.
Ma intanto Putin sarebbe pronto a dichiarare la “guerra totale”. L’annuncio, secondo i media britannici, potrebbe avvenire il 9 maggio durante la parata del Giorno della Vittoria e secondo i media ucraini i leader russi avrebbero redatto un piano elaborato per invadere presto la Moldavia in quello che potrebbe portare alla ripetizione di uno scenario ‘Donbass’ nella regione. Tali informazioni non sarebbero però in linea con le valutazioni dell’intelligence occidentale, secondo cui la Russia non ha capacità sufficienti per completare in sicurezza questa rotta senza rischiare che i suoi velivoli vengano abbattuti dalla difesa aerea ucraina nella regione di Odessa.
Due esplosioni sono avvenute nelle prime ore di oggi a Belgorod, città della Russia meridionale al confine con l’Ucraina, secondo Gladkov, governatore della regione. Post sui social media hanno detto che aerei da combattimento e forti esplosioni sono stati sentiti durante la notte sulla città. Le forze ucraine hanno inoltre distrutto questa mattina all’alba due motovedette russe vicino all’Isola dei Serpenti: lo ha reso noto Il comandante in capo delle forze armate ucraine in un tweet del ministero della Difesa.
Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo ha dichiarato che tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: “I leader degli Stati europei guidati dalla Germania possono trascinare i loro popoli in enormi problemi. Essi – scrive – diventano parte del conflitto fornendo armamenti all’Ucraina”.
Il ministero degli Esteri israeliano ha intanto convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti” dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov in merito a Zelensky. “Anche Hitler aveva antenati ebrei” aveva detto Lavrov. “Le sue dichiarazioni – ha accusato il ministro israeliano – sono sia imperdonabili e oltraggiose, sia un terribile errore storico. Gli ebrei non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo”.