Hamas rilascia i primi tre ostaggi, sono tre donne prese in consegna dalla Croce Rossa

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Secondo fonti di Channel 12, i primi tre ostaggi, tre donne, sono state rilasciate da Hamas e prese in consegna dalla Croce Rossa. Diventa così effettiva la tregua a Gaza, entrata in vigore questa mattina alle 11.15, dopo più di 15 mesi di guerra. Ad annunciarlo l’ufficio del premier israeliano dopo aver confermato di aver ricevuto i nomi dei tre ostaggi.

Le Brigate Ezzedine al Qassam hanno deciso di liberare oggi, Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Israele, scrive il Jerusalem Post, ha confermato di aver ricevuto la lista dei nomi, ma non i nomi diffusi da Hamas. Gonen era stata sequestrata al rave Nova, Damari, che ha doppia cittadinanza Gb, e Steinbrecher erano state rapite dalle loro case nel kibbutz di Kfar Aza.

Romi Gonen aveva 23 anni quanto è stata presa in ostaggio da Hamas il 7 ottobre del 2023: aveva partecipato al rave Nova. Era stata catturata mentre cercava di scappare in auto con amici, proprio mentre era al telefono con la madre Meirav. “Mi hanno colpito mamma, sto perdendo sangue. Tutti in macchina stanno perdendo sangue”, erano state le ultime parole alla madre quel giorno. Poco dopo, le forze israeliane hanno trovato l’auto vuota. E il telefono di Romi è stato tracciato a Gaza. Un ostaggio rilasciato lo scorso novembre aveva rivelato alla famiglia che Romi era viva, ma non in buone condizioni di salute. Il padre Eitan ha pubblicato un post: “Romi sta tornando a casa!”.

Intanto camion con aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza “pochi minuti dopo” l’entrata in vigore della tregua, ha reso noto il funzionario dell’Onu, Jonathan Whittall, direttore ad interim dell’agenzia per gli aiuti per i territori Ocha.
E ora migliaia di profughi nella Striscia di Gaza hanno iniziato a spostarsi, con tende, vestiti e i pochi altri oggetti personali che erano riusciti a portare via dalle loro case, per tornare ai loro luoghi di residenza, dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco alle 11.15 di questa mattina (le 10.15 in Italia). Gli spostamenti, testimoniano i giornalisti dell’Afp sul campo, avvengono a bordo di camion, su carrette trascinate da asini o a piedi.

“Esprimo gratitudine a tutti i mediatori: è un bel lavoro questo di mediare perché si faccia la pace”. Lo ha detto il Papa all’Angelus parlando della tregua tra Israele e Gaza. “Ringrazio tutte le parti coinvolte in questo importante risultato”, ha aggiunto lanciando un appello: “Auspico che quanto è stato concordato venga rispettato subito dalle parti”. “Auspico che le autorità politiche di entrambi”, ha detto ancora il Papa riferendosi a Israele e Palestina, “con l’aiuto della comunità internazionale possano raggiungere la giusta soluzione per i due Stati. Tutti possano dire sì al dialogo, sì alla riconciliazione, sì alla pace”.