In Francia arrestati ex terroristi delle BR, tempi lunghi per l’estradizione in Italia. Tre sono in fuga
Sette ex terroristi delle Brigate Rosse sono stati arrestati in Francia. Erano dieci gli uomini nel mirino della Polizia Italiana, in un’operazione congiunta con quella francese, ma tre di loro sono sfuggiti alle manette, sono attualmente ricercat e sono Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura. Per Giorgio Pietrostefani, Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse, e Narciso Manenti dei Nuclei Armati contro il Potere territoriale sono scattati gli arresti.
C’è il nodo estradizione. La Procura della Repubblica Italiana ha chiesto che gli ex terroristi vengano portati in Italia, e secondo l’Eliseo ci potrebbero volere fino a tre anni, ed anche il ministro dell’interno francese Darmanin ha detto, rispondendo ai cronisti, che è una questione su cui deciderà la magistratura.
L’arresto dei terroristi è stato voluto dal presidente francese Macron, e in una nota l’Eliseo scrive che “La Francia ha voluto risolvere questo problema, come l’Italia chiedeva da anni. La Francia, anch’essa colpita dal terrorismo, comprende l’assoluto bisogno di giustizia delle vittime. “La decisione”, continua la nota “rientra nella logica della necessità imperativa di costruire un’Europa della giustizia, in cui la reciproca fiducia sia al centro”.
Tempi lunghi per l’estradizione perchè in Francia la magistratura discuterà degli arresti, caso per caso, in Corte d’appello, poi in Cassazione ed infine sarà di competenza del Primo Ministro emettere il decreto. Ed Irene Torrel, legale dei terroristi, ha denunciato ‘un tradimento senza nome da parte della Francia’. Secondo l’avvocato, gli arresti sono stati molto simili ad una retata.