Iran, spari sui manifestanti: sei morti. Trump ammonisce Teheran: “Il mondo vi guarda”
Ancora proteste contro il carovita in diverse città iraniane e terza notte di scontri. La contestazione parte dal Nord. E pian piano dilaga in tutte le periferie del Paese. La reazione del regime è durissima e fa le prime vittime. Secondo quanto riferiscono fonti locali, almeno sei persone sono state uccise e diverse altre ferite quando la Guardia Repubblicana ha sparato per disperdere una manifestazione. A Teheran, invece, alcune centinaia di studenti sono scesi nelle vie intorno all’università unendosi alle contestazioni, un edificio pubblico è stato occupato e nelle strade del Paese sono state attaccate banche e bruciati ritratti della guida suprema Ali Khamenei. Le autorità cercano in ogni modo di impedire che la protesta si estenda, anche bloccando l’accesso a Internet dai telefoni cellulari, almeno a Teheran. Nella notte è stata diramata anche una nota ufficiale in cui si annuncia che “il governo agirà contro chi utilizza la violenza e crea disordine”.
Contemporaneamente però, sia nella capitale che in altre località, decine di migliaia di persone hanno organizzato manifestazioni a favore dell’attuale governo e del presidente Hassan Rohani.
Il presidente americano Donald Trump non si lascia sfuggire l’occasione di ammonire il governo di Teheran con un tweet: “Il mondo vi sta guardando”. “Ci sono molte notizie – scrive il tycoon- di proteste pacifiche da parte degli iraniani stanchi della corruzione del regime e del suo dissipare la ricchezza della nazione per finanziare il terrorismo all’estero. Il governo iraniano deve rispettare i diritti degli iraniani, incluso il diritto di esprimersi. Il mondo sta guardando!”.
Immediata la replica iraniana. Il portavoce del ministro degli Esteri, Bahram Gashemi, parla di “dichiarazioni ingannevoli, ipocrite e opportunistiche”. E invita “il popolo iraniano a non dare credito alle critiche espresse dal signor Trump o dai suoi funzionari”.