Israele attacca il sud del Libano: “Hezbollah era pronto a lanciare 6mila missili”

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L’esercito israeliano ha deciso di lanciare un attacco preventivo nel sud del Libano dopo aver ricevuto informazioni di intelligence secondo cui Hezbollah era pronto a lanciare 6mila missili ininterrottamente per un’ora a cominciare dalle 05:00 del mattino di oggi su molti centri israeliani. Il comune di Tel Aviv ha dichiarato di aver aperto 240 rifugi in tutta la città per il pericolo di missili e razzi, aggiungendo che se necessario potranno essere utilizzati anche i parcheggi. Le attività ricreative sono state annullate, chiuse le spiagge e le istituzioni culturali.

Nello specifico un attacco mirava al quartier generale del Mossad e alla base dell’unità 8200, corpo di élite dell’intelligence israeliana. Il premier Netanyahu dice: “Visto i preparativi di un attacco e abbiamo agito subito”. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha lodato l’azione messa in campo questa mattina da Israele contro Hezbollah affermando che è in linea con il dovere del Paese di difendere se stesso e i suoi cittadini dalla minaccia del terrorismo. “Esprimo gratitudine e sostegno alle nostre figlie e ai nostri figli nelle forze di difesa israeliane, così come nei servizi di sicurezza, emergenza e salvataggio, per i loro incessanti sforzi su tutti i fronti di battaglia”, ha scritto Herzog su X. “I loro immensi sacrifici nel contrastare gli atti malvagi dei nostri nemici e nel difendere lo Stato di Israele e i suoi cittadini meritano il nostro più profondo ringraziamento. Li abbraccio tutti con profonda gratitudine”, ha aggiunto.

Il primo ministro libanese Najib Mikati convocherà in mattinata il comitato ministeriale di emergenza per una riunione nella sua residenza di Beirut per discutere gli sviluppi delle ultime ore. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, terrà un discorso in giornata dopo il raid effettuato sul nord di Israele dalla milizia sciita. Il discorso dovrebbe tenersi alle 18 ora di Beirut, le 17 in Italia. Secondo quanto afferma una fonte della sicurezza libanese sono almeno 31 i villaggi e le aree circostanti prese di mira da raid effettuati da aerei da combattimento o droni israeliani nel sud del Libano dall’alba fino alle 10:30.

Il team negoziale israeliano è in partenza per il Cairo dove oggi è previsto il vertice per i colloqui su un accordo di tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Intanto “i militari italiani della missione UNIFIL in Libano stanno tutti bene” lo riferisce il portavoce sottolineando che la situazione al momento rimane preoccupante, ma i caschi blu italiani e di tutti gli altri contingenti sono al sicuro.