Israele: ucciso uomo di spicco di Hamas. Tregua in bilico in Libano

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Un attacco aereo israeliano ha ucciso uno dei capi politici di Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza. Si tratterebbe di Salah al-Bardaweel e nell’attacco sarebbe rimasta uccisa anche sua moglie. Martedì scorso Israele ha ripreso gli attacchi nella Striscia di Gaza incolpando Hamas di aver rotto l’accordo di cessate il fuoco iniziato il 19 gennaio.

Tra le vittime degli attacchi di Israele sarebbero rimasti uccisi anche altri capi politici di Hamas: il capo del governo de facto di Hamas Essam Addalees e il capo della sicurezza interna Mahmoud Abu Watfa e altri funzionari del movimento, insieme a diversi altri funzionari.

Tregua in bilico in Libano. L’esercito israeliano ha colpito obiettivi di Hezbollah dopo che l’Aeronautica militare dello Stato ebraico ha intercettato tre razzi provenienti da oltreconfine. Israele ha condotto un nuovo attacco con drone nel sud del Libano prendendo di mira un’auto. Tutto questo avviene all’indomani dell’escalation più violenta dall’entrata in vigore del cessate il fuoco di novembre scorso.

Arriva la condanna della Spagna alla violazione dell’accordo di cessazione delle ostilità fra il Libano e Israele: il governo spagnolo ribadisce “la necessità di rispettare integralmente l’accordo di cessate il fuoco” e “mantiene l’impegno per la stabilità regionale e il pieno rispetto della Risoluzione 1701” delle Nazioni Unite, ed esorta le parti a rispettare il diritto internazionale, segnala Madrid nella nota.

Oggi l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, è al Cairo per una missione diplomatica. Kallas incontrerà il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, e parteciperà alla ministeriale Esteri del Comitato ministeriale arabo-islamico sul cessate il fuoco, gli aiuti umanitari e il piano di ricostruzione. Istituito nel 2023 per promuovere iniziative internazionali a sostegno della Striscia di Gaza, il Comitato riunisce Egitto, Turchia, Autorità nazionale palestinese, Indonesia, Qatar, Nigeria, Arabia Saudita e Giordania, insieme ai segretari generali della Lega araba e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC). Alla riunione ministeriale prenderanno parte anche delegazioni di Bahrein ed Emirati Arabi Uniti.