La California brucia, oltre 30 mila persone evacuate. In sette Stati Usa invece un ciclone di neve e gelo

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

A Los Angeles è stato dichiarato lo stato d’emergenza per gli incendi scoppiati sulle colline attorno alla città, e oltre 30mila residenti sono stati evacuati, mentre 180 mila utenze sono senza elettricità. Pacific Palisades, un’area molto ricca che si affaccia sull’Oceano, da ore è avvolta dalle fiamme che lambiscono edifici e ville. Alcuni video mostrano colonne di fumo nero, strade intasate da macchine abbandonate, persone in fuga tra cenere e violente raffiche di vento.

Intanto un nuovo rogo è divampato ad Altadena, nella contea orientale di Los Angeles e anche in quest’area è scattato l’allarme e sono iniziate le evacuazioni dei residenti.
Sono state chiuse alcune scuole, ed è stato evacuato un centro per gli anziani. Il rogo è scoppiato sulle colline che si buttano a picco sul mare intorno alle 10:30 (le 19.30 in Italia), alimentato anche dalla secchezza del terreno e da venti definiti “pericolosi e distruttivi” che in queste ore hanno sferzato la California meridionale.
E se Los Angeles brucia c’è un’altra parte dell’America che invece è stata avvolta dal gelo. Un ciclone di neve sta mettendo in ginocchio diversi stati americani.

Sette di questi hanno dichiarato l’emergenza: Maryland, Virginia, West Virginia, Kansas, Missouri, Kentucky e Arkansas. Più di 2.300 voli sono stati cancellati e quasi 9.000 hanno subito ritardi a causa delle condizioni meteorologiche estreme causate dal vortice polare di aria gelida. Cinque persone sono morte a causa del freddo, molte scuole sono state chiuse e l’energia elettrica è saltata in diverse città.