L’autopsia su Floyd: “si tratta di omicidio”. Tensione fuori dalla Casa Bianca, Trump: “Mobiliterò l’esercito”
I risultati dell’autopsia ufficiale effettuata sul corpo di George Floyd, l’afroamericano morto durante un arresto a Minneapolis, confermano che l’uomo di 46 anni è morto per “un arresto cardiaco causato dalla pressione esercitata sul suo collo” dai poliziotti che lo hanno fermato. In un rapporto preliminare si escludeva che questa fosse la causa della morte. L’esame autoptico voluto dalla famiglia della vittima ha confermato la morte per asfissia. Dunque si tratta di omicidio.
Il medico legale nominato dalla famiglia ha spiegato che George Floyd è morto per “asfissia causata da compressione al collo e alla schiena”. Il primo rapporto stilato dopo l’autopsia ufficiale, invece, parlava di “effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse (coronaropatia e ipertensione, ndr) e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo” che “hanno probabilmente contribuito alla sua morte”.
Intanto in America si accende il settimo giorno consecutivo di proteste. Migliaia di cittadini, sfidando il coprifuoco, sono scesi in strada. A Washington la folla si è di nuovo radunata davanti a una Casa Bianca blindata: la polizia ha lanciato lacrimogeni e ha caricato i manifestanti anche a cavallo. Lunghi cortei hanno attraversato New York, Philadelphia e Atlanta.
“Mobiliterò l’esercito statunitense per fermare i disordini e l’illegalità”, ha detto Donald Trump. “Il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese. Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa. Siamo di fronte a un atto di terrorismo domestico”, ha aggiunto il tycoon che dopo aver parlato alla nazione è uscito a piedi dalla Casa Bianca per dirigersi verso la vicina Saint John Epyscopal Church. Davanti alla chiesta ha alzato un braccio mostrando alle telecamere una Bibbia.
L’ultimo bilancio degli scontri parla di due persone uccise e un agente ferito in una sparatoria a Davenport, in Iowa. La polizia locale ha riferito che tre agenti hanno subìto un agguato mentre erano in pattugliamento e che vari colpi d’arma da fuoco hanno colpito la loro auto. Un altro uomo è stato ucciso a Louisville, in Kentucky.