Libia, spari della guardia costiera contro tre pescherecci italiani: ferito un comandante
Cresce la tensione tra Italia e Libia dopo che tre pescherecci italiani – in navigazione verso Mazara del Vallo – sono stati raggiunti dai colpi di mitragliatrice di una motovedetta militare libica. Il comandante Giuseppe Giacalone, al timone dell’Aliseo, è anche rimasto ferito a un braccio. Dalla Libia però smentiscono un intenzionale tentativo di attacco e parlano invece di “colpi di avvertimento in aria” per fermare mezzi non autorizzati che avevano sconfinato nelle loro acque territoriali.
L’assalto è avvenuto a 35 miglia nautiche dalla costa al largo di Misurata. A quanto comunica la Marina Militare italiana, subito intervenuta sul posto in soccorso con la fregata Libeccio, “all’interno della zona di protezione di pesca nelle acque della tripolitania”. Un tratto di mare definito dalle nostre autorità “ad alto rischio”. L’arrivo dell’unità militare italiana ha convinto i militari libici a rilasciare l’imbarcazione che ha subito fatto rotta verso Mazara del vallo. Non destano preoccupazioni le condizioni del comandante Giacalone, ferito lievemente anche alla testa da alcune schegge del vetro della cabina e medicato a bordo dai militari italiani.
Si esprimono duramente contro l’attacco avvenuto al largo della Libia i partiti, dal Pd alla Lega, chiedendo chiarezza al governo. “Quello che è successo è inconcepibile” tuona il segretario dem Enrico Letta mentre dal Carroccio premono su un “intervento diplomatico per garantire sicurezza ai nostri pescatori”. Furioso il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani) Salvatore Quinci: “Era tutto prevedibile – ha detto -. La questione è sempre la stessa. Adesso ci dicano se dobbiamo andarcene”. Ma, avverte il primo cittadino: “Lo Stato Italiano deve proteggere gli italiani, l’Italia si faccia sentire. Subito”.