L’Italia del Covid cambia ancora colore. Per arginare Omicron, l’Europa in ordine sparso
L’Europa per arginare Omicron si sta però muovendo in ordine sparso. L’Olanda, va verso un allentamento del lockdown imposto a dicembre, con la riapertura di negozi, palestre e parrucchieri, ma non di ristoranti e bar le cui serrande resteranno abbassate almeno fino al 25 gennaio.
In Francia il governo valuta ancora l’introduzione del pass vaccinale, l’equivalente del Super green pass italiano, che potrebbe essere obbligatorio solo dai 16 anni in poi. Nel frattempo, il presidente Emmanuel Macron sta studiando una nuova ordinanza per definire meglio il perimetro dell’utilizzo delle mascherine all’aperto, dopo che la giustizia amministrativa di Parigi ne ha bocciato l’obbligo nella capitale.
La Germania tiene ancora alta la guardia contro la variante Omicron che, non è affatto “innocua” ha detto il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach, sottolineando di essere favorevole a un obbligo vaccinale a partire dai 18 anni. Nel frattempo il governo tedesco ha inserito nuovamente l’Austria tra i Paesi ad alto rischio Covid, imponendo una quarantena di 10 giorni ai non vaccinati che rientrano dal Paese o di cinque con un test negativo.
Vienna dal canto suo, ha precisato: “Chi è vaccinato può in ogni momento fare una vacanza sicura e riposante in Austria”. Il Paese, dopo la forte ondata pandemica, punta infatti ad una ripresa del settore turistico grazie alla stagione sciistica.
Per quanto riguarda invece il Regno Unito, il picco dell’ondata di Omicron sembra essere quasi alle spalle e il 26 gennaio potrebbero essere rimodulate le misure previste dal cosiddetto “piano B” attualmente in vigore. Tra le ipotesi, c’è la revoca dell’obbligatorietà del green pass, che tutt’ora si utilizza solo per entrare in discoteca e per prendere parte agli eventi di massa. In Inghilterra potrebbe decadere anche l’indicazione di smart working, mentre dovrebbe essere mantenuto l’uso delle mascherine sui trasporti pubblici e nei negozi.
Anche la Cina cerca di proteggersi dalla nuova variante sudafricana e a poche settimane dal via delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, ha deciso di sospendere (a partire dal 24 gennaio), 26 rotte aeree internazionali: dagli Stati Uniti, Melbourne, Francoforte, Parigi, Vancouver, Toronto, Il Cairo e anche da Milano.