L’uragano Helene mette paura agli USA. Le autorità: “Aiutateci per l’identificazione delle vittime”
L’uragano Helene fa tremare la Florida toccando terra con una forza di categoria 4. Gli ultimi aggiornamenti riguardo la situazione meteorologica arrivano dal Centro Nazionale Uragani, che ha definito la perturbazione “estremamente pericolosa”. Si prevedono piogge e venti forti su gran parte del sud-est degli Stati Uniti, mentre sono già stati segnalati black out in oltre 600.000 case e aziende in Florida. I governatori di Florida, Georgia, Alabama, Carolina e Virginia hanno dichiarato lo stato d’emergenza. E un avvertimento: “Chi resta scriva il proprio nome su braccia e gambe”.
L’invito – estremamente macabro – è per aiutare le autorità all’identificazione dei cadaveri. Con venti che ora soffiano fino a 225 km orari, l’uragano sta già scaricando forti piogge e il livello del mare potrebbe salire fino a sei metri in alcuni punti della costa. Si tratta di uno “scenario a cui è impossibile sopravvivere” e che sarà accompagnato da ondate “distruttive” che potrebbero spazzare via case e spostare automobili, ha avvertito Mike Brennan, direttore dell’Nhc. Lo stato di massima allerta è stato diramato anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha “esortato” i residenti a prestare attenzione agli “appelli all’evacuazione” lanciati dalle autorità: “Prendete la cosa sul serio e fate attenzione”, ha affermato.
Dal canto suo, il governatore Ron DeSantis ha ammesso che Helene toccherà terra più a est rispetto alle previsioni precedenti, riducendo le possibilità di un impatto diretto sulla capitale Tallahassee, la cui area metropolitana ha una popolazione di circa 395.000 abitanti. Con questo spostamento, la tempesta è diretta verso la zona meno popolata di Big Bend, dove si trovano villaggi di pescatori e case per le vacanze. Helene è l’ottava tempesta con nome della stagione degli uragani atlantici, iniziata il 1° giugno. La National Oceanic and Atmospheric Administration ha previsto quest’anno una stagione degli uragani atlantici superiore alla media a causa delle temperature oceaniche record, in costante aumento per i cambiamenti climatici.