Mali, liberati gli ostaggi italiani padre Maccalli e Nicola Chiacchio
Padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono liberi. I due cittadini italiani, rapiti da miliziani jihadisti legati ad al-Qaeda, sono stati liberati ieri in Mali insieme all’ex ministro maliano Soumaila Cisse e alla cooperante francese Sophie Petronin, anche loro sequestrati da islamisti. L’annuncio è arrivato dopo che il governo ad interim del Mali ha rilasciato 100 jihadisti – sospettati o condannati – nel corso dell’ultimo fine settimana.
La notizia della liberazione dei due ostaggi italiani è stata confermata dalla Farnesina: “I nostri connazionali Padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono stati liberati. La liberazione è stata resa possibile grazie al prezioso lavoro del personale dell’Aise e di tutti i competenti apparati dello Stato, unitamente alla importante collaborazione delle autorità maliane. Il buon esito dell’operazione, oltre a mettere in luce la professionalità, le capacità operative e di relazione dell’intelligence, ha evidenziato anche l’eccellente opera investigativa dell’autorità giudiziaria italiana ed il prezioso lavoro svolto dalle donne e degli uomini del ministero degli Affari Esteri e dell’intera Unità di Crisi della Farnesina. Ancora una volta, la proficua, corale e sinergica interazione tra le istituzioni dello Stato si è rivelata vincente, consentendo di raggiungere il primario obiettivo di riportare in patria i nostri due connazionali”, si legge in un comunicato.
Maccalli, religioso della Società delle missioni africane (Sma), era stato sequestrato la sera del 17 settembre 2018 nella missione di Bomoanga, a circa 150 chilometri dalla capitale del Niger, Niamey. Un gruppo di persone fece irruzione nella sua abitazione e lo sequestrò portando via anche computer e cellulari. Con lui, al momento dell’irruzione del commando, c’era un religioso indiano che fece in tempo a nascondersi. Chiacchio, invece, è stato rapito alcuni anni fa, probabilmente in Mali, mentre viaggiava come turista. Ad annunciare la liberazione degli ostaggi è stato il governo di Bamako.
Dei due non si avevano notizie dal 6 aprile 2020, quando una testata nigerina, Air Info Agadez, aveva pubblicato un breve video di 23 secondi, poi rilanciato da ‘Avvenire’, nel quale i due uomini apparivano prigionieri, con la barba lunga e vestiti con abiti tradizionali. “Mi chiamo Pier Luigi Maccalli, di nazionalità italiana, oggi è il 24 marzo”, diceva l’uno. “Mi chiamo Nicola Chiacchio”, diceva l’altro.
“Una bella notizia: padre Pier Luigi Maccalli e Nicola Chiacchio sono finalmente liberi e stanno bene. Erano stati rapiti da un gruppo jihadista. Grazie alla nostra intelligence, in particolare all’Aise, e a tutti coloro che hanno lavorato per riportarli a casa”, le parole su twitter del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha celebrato la liberazione dei due italiani sullo stesso social: “Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia! – ha scritto – Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all’Aise, e alla Farnesina per questo risultato”.