Manifestazioni pro Palestina, la polizia fa irruzione nella Columbia University: decine di arresti
Alta tensione alla Columbia University. La polizia di New York ha fatto irruzione ieri sera nel campus ed è entrata – tramite le finestre – nell’edificio della Hamilton Hall occupato dai manifestanti filopalestinesi. Fuori dal palazzo che ospita il Columbia College, gli agenti hanno allontanato molti studenti che erano assembrati nelle vicinanze effettuando decine di arresti.
Secondo le autorità, nell’edificio c’erano “anarchici ben noti alla polizia: è gente che non professa ideologie o interessi politici, ma vuole solo creare confusione e scontrarsi con la polizia”.
Secondo fonti del municipio di New York, è stata la stessa Columbia University ad inviare una lettera alla polizia chiedendo l’intervento sul campus per sgombrare Hamilton Hall. La richiesta dell’ateneo è la seconda dal 18 aprile, quando la presidente Minouche Shafik aveva chiesto l’intervento per sgombrare una tendopoli nel campus. “Non ci hanno lasciato scelta” così l’Università ha motivato la decisione di chiamare la polizia per sgomberare l’edificio. “Ci rincresce che i manifestanti abbiano scelto una escalation della situazione attraverso le loro azioni”.
I manifestanti avevano occupato l’edificio amministrativo più di 20 ore prima mentre le manifestazioni contro la guerra tra Israele e Hamas – iniziate due settimane fa – si diffondevano nei campus universitari a livello nazionale. La richiesta degli studenti è quella di cancellare tutti gli investimenti legati a Israele. Invito non accolto però dall’ateneo. Falliti gli ultimi tentativi di negoziare una soluzione pacifica, lunedì l’università ha emesso un ultimatum ai ragazzi: “smontate entro le 14 le tende sul prato davanti alla Butler Library, oppure inizieremo a sospendervi”. La risposta non si è fatta attendere: nella notte un gruppo di manifestanti ha sfondato le finestre della Hamilton Hall, barricandosi dentro.