Medio Oriente in fiamme, Tajani: “Due italiani tra i dispersi”
Ansia per due italiani che da 48 ore sono dispersi in Israele in seguito all’attacco di Hamas. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere: “Si tratta di marito e moglie italiani, che hanno anche passaporto israeliano, quindi con doppia cittadinanza; erano nel kibbutz di Beeri; non rispondono all’appello e non sono rintracciabili”.
La precisazione del capo della Farnesina e vicepremier. Tajani ha aggiunto: “Insieme alle autorità israeliane stiamo verificando dove sono e cosa può essere loro accaduto. Probabilmente sono stati presi in ostaggio oppure risultano dispersi, non abbiamo ancora certezze”. Si registrano anche l’angoscia e l’attesa di altri nostri connazionali che tentano di lasciare il Paese.
Scacchiere polveriera. Situazione sempre più difficile in Medio Oriente per quella che molti hanno già ribattezzato “la 5° guerra arabo-israeliana” dopo quelle del 1948 (“la catastrofe” per i palestinesi), del 1956 (“la crisi di Suez”), del 1967 (“la guerra dei 6 giorni”) e del 1973 (“la guerra dello “Yom Kippur”). Intanto, gli Stati Uniti si aspettano che Israele lanci un’ampia operazione di terra contro Gaza nelle prossime ore dopo l’attacco di Hamas. In tutto questo, il bilancio del conflitto sale a oltre 900 morti.
Le reazioni politiche delle parti in guerra. Il ministro della Difesa d’Israele annuncia l’assedio totale alla Striscia con il blocco delle forniture di cibo, elettricità, carburante e acqua. “Dobbiamo entrare a Gaza”, ha detto, invece, il premier Netanyahu a Joe Biden nel corso di un colloquio telefonico. Il primo ministro israeliano avverte: “La nostra risposta ad Hamas cambierà il Medio Oriente”. Dal canto suo, il portavoce militare di Hamas annuncia che in risposta a ogni attacco leggero e bombardamento, il gruppo giustizierà un prigioniero civile.
Le reazioni internazionali. Il commissario dell’Unione Europea alle Crisi dichiara: “Pur condannando fermamente l’attacco terroristico di Hamas, è indispensabile proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale umanitario”. Nella serata di lunedi 9 ottobre, è andato in scena anche un summit a cinque tra Joe Biden, Giorgia Meloni, Olaf Scholz, Rishi Sunak ed Emmanuel Macron. Nel frattempo, orrore nel kibbutz di Beeri: scoperti 108 corpi di israeliani.