Medio Oriente, non è di Shiri Bibas uno dei corpi restituiti da Hamas. Esplosioni a Tel Aviv
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Non era di Shiri Bibas uno dei corpi restituiti giovedì da Hamas ed esposti nelle bare sul palco allestito a Khan Younis. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane che hanno identificato i resti dei piccoli Kfir e Ariel Bibas, spiegando che il terzo corpo consegnato non è quello della mamma. Secondo il portavoce dell’Idf, il dna del terzo corpo non corrisponde a quello di nessuno degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Le Idf affermano che Ariel e Kfir sono stati uccisi dai loro rapitori e non nei bombardamenti dello Stato ebraico come sostiene invece il movimento islamista.
Intanto cinque bombe, tre esplose e due fatte brillare, piazzate su autobus in diverse zone nei pressi di Tel Aviv, sarebbero dovute saltare in aria contemporaneamente nelle prossime ore. Ma qualcosa dev’essere andato storto e sono esplose prima Non ci sono state vittime, ma “è un miracolo, poteva essere una strage”, ha riferito la polizia. L’allarme è stato altissimo nella notte in Israele dopo l’episodio che per le autorità è di matrice terroristica palestinese costringendo il primo ministro Benyamin Netanyahu a riunire i vertici della sicurezza per valutare l’accaduto.
Secondo fonti della sicurezza israeliana, le bombe sugli autobus sono state piazzate da terroristi provenienti dalla Cisgiordania, ed è in corso una caccia all’uomo per almeno uno dei sospettati. Su una delle borse dove era stato nascosto un ordigno inesploso è stata rinvenuta la scritta in arabo “Vendetta da Tulkarem”. L’allarme è scattato dopo le esplosioni su due autobus appena arrivati nei parcheggi a Bata Yam, vicino a Jaffa. “Miracolosamente, gli autobus sono arrivati al parcheggio appena prima dell’esplosione”, hanno affermato responsabili locali, lanciando immediatamente l’allarme agli autisti degli autobus della città e chiedendo a tutti i passeggeri di scendere alla fermata più vicina per sottoporre i mezzi alla scansione che rileva esplosivi. “Se trovate una borsa sospetta, vi prego di segnalarlo”, ha comunicato un messaggio vocale all’altoparlante sui bus. Poi la notizia delle verifiche da parte della polizia e dello Shin bet su una terza esplosione avvenuta su un autobus in un parcheggio di Wolfson, vicino a Tel Aviv, e il ritrovamento delle altre due bombe inesplose sugli autobus del parcheggio di Yimit 2000 e di Wolfson.