Medio Oriente, oltre 70 razzi libanesi verso Israele. Idf: “Evacuate sud di Beirut”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 380. Circa 70 razzi sono stati lanciati questa mattina verso Israele dal Libano nell’arco di soli tre minuti, innescando le sirene nelle regioni dell’Alta Galilea e della Galilea occidentale. Alcuni razzi sono stati abbattuti, mentre diversi hanno colpito il suolo, innescando incendi, afferma l’esercito. I servizi antincendio e di soccorso sono già schierati per spegnere le fiamme.

L’esercito israeliano ha inoltre affermato di aver effettuato un attacco stamane contro un centro di comando di Hezbollah e un sito di armi sotterraneo a Beirut. L’Idf aveva precedentemente ordinato ai civili che si trovavano in due quartieri a sud di Beirut, vicino a strutture che ha detto appartenere a Hezbollah, di evacuare immediatamente, mostrando le strutture su due mappe e dicendo che l’esercito avrebbe presto lanciato un’operazione.

Sono intanto aumentate a 87 le persone rimaste uccise in un attacco israeliano che ha preso di mira un complesso residenziale nella città di Beit Lahiya, nel nord di Gaza. L’esercito dello Stato Ebraico definisce questi numeri ‘esagerati’. Ieri dagli Hezbollah libanesi sarebbe partito un drone verso una villa del premier israeliano Netanyahu a Cesarea, senza conseguenze. Il premier e sua moglie non erano in casa. Durissima la reazione di Netanyahu che dice: “La pagheranno” ma Teheran smentisce: “Nessun ruolo nell’attacco”.

Nel braccio di ferro con Hamas ci sarebbe l’ipotesi di utilizzare il corpo di Yahya Sinwar, conservato in una località segreta, come “merce di scambio” per il rilascio degli ostaggi.