Medio Oriente, raid israeliani in Libano e in Siria
Almeno tre persone sono state uccise oggi in un nuovo raid israeliano nel Libano orientale dove Hezbollah ha un punto d’appoggio, ha dichiarato il ministero della Sanità in un rapporto preliminare in cui si aggiunge che 12 persone sono state ferite e che resti umani sono stati trovati sul luogo del bombardamento.
Stando ad una stima pubblicata oggi dalla Banca mondiale quasi 100 mila case sono state danneggiate in Libano, soprattutto nel sud, in un anno di conflitto tra l’esercito israeliano e Hezbollah, durante il periodo che va dall’ottobre 2023 all’ottobre 2024. “Il conflitto ha danneggiato circa 99.209 unità abitative – precisa il rapporto – Ha inoltre causato perdite economiche per 5,1 miliardi di dollari, principalmente nei settori del commercio, del turismo e dell’ospitalità”.
Le forze armate israeliane hanno emesso nuovi ordini di evacuazione per i civili libanesi nelle vicinanze di due edifici nella periferia sud di Beirut, preludio ad ulteriori attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah. Il portavoce militare in lingua araba ha pubblicato le mappe dei siti, esortando gli abitanti a tenersi a una distanza di almeno 500 metri.
L’esercito israeliano ha poi confermato di aver effettuato degli attacchi aerei in Siria, dicendo di avere preso di mira diversi edifici e centri di comando appartenenti alla Jihad islamica palestinese. “Gli attacchi costituiscono un colpo significativo per il gruppo terroristico palestinese con sede nella Striscia di Gaza, afferma l’esercito dello Stato ebraico”. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa di Stato siriana Sana, sono almeno 15 le persone rimaste uccise nei raid israeliani che hanno colpito Damasco e uno dei suoi sobborghi.