Melbourne, auto sui passanti nel centro città: due fermati
Secondo quanto riporta la Bbc sono almeno 14 le persone che sono state colpite da un Suv a Flinders Street, un incrocio trafficato nel centro della città di Melbourne in Australia. Tra i feriti anche un bambino, che è stato colpito alla testa e si trova in gravi condizioni. Stando alle prime testimonianze sul posto c’è una forte presenza delle forze dell’ordine e stanno arrivando diverse ambulanze. Sul suo account Twitter la polizia ha chiesto a tutti, auto e passanti, di evitare la zona dell’incidente.
La polizia locale attraverso il suo portavoce Creina O’Grady ha confermato l’arresto del conducente del Suv. E in un comunicato diffuso via internet hanno confermato anche l’arresto di un secondo uomo. Le immagini dell’Herald Sun mostrano un uomo con i capelli neri e una barba lunga, in ginocchio in manette. Si vedono anche diversi passanti distesi a terra vicino a un grande veicolo bianco. Scene di panico.
La polizia fa inoltre sapere che si tratta di un atto deliberato e aggiunge “le indagini sono ancora in corso ed è troppo presto per sapere le motivazioni di questo atto criminale”. La situazione dunque rimane ancora poco chiara.
Un testimone che l’auto ha falciato tutti “le persone volavano dappertutto”. Un altro passante, Lachlan Read (20 anni), ha riferito che “l’incidente sarà durato circa 15 secondi”. “L’auto è passata con il rosso a tutta velocità e poi è stato solo bang, bang, bang. Uno dopo l’altro. C’erano persone stese a terra ed altre che cercavano di aiutarle. Un caos”. La polizia ha chiesto a tutti di evitare l’area.
Un incubo che si ripete. Perché Malbourne a giugno è stata teatro di un attacco Isis, quando un uomo di origini somale, prima di essere colpito a morte dagli agenti, ha ucciso il portiere di un complesso di appartamenti e si è barricato con in ostaggio una donna. Aveva telefonato ad un’emittente locale dicendo di agire in nome di “al Qaeda e dello Stato Islamico”. In passato era stato incriminato per aver progettato un attacco a una base militare a Sydney.
Le autorità australiane avevano elevato l’allerta terrorismo nel settembre del 2014 e hanno approvato una serie di leggi per prevenire gli attentati nonostante, da allora, ve ne siano stati altri quattro.