Missili russi su Kiev, morti e feriti. Zelensky: “L’attacco a Kursk spinge la guerra verso la Russia”

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Attacco della Russia nella regione ucraina di Kiev nella notte dell’11 agosto. Frammenti di un missile sono caduti su edifici residenziali nel distretto di Brovary e i corpi di un uomo di 35 anni e del figlio di 4 anni sono stati trovati sotto le macerie durante le operazioni di ricerca e soccorso. Nell’attacco sono rimaste ferite anche tre persone, tra cui un tredicenne, ha riferito il Servizio statale di emergenza ucraino.

Secondo quanto riferito dalle autorità militari le esplosioni, avvertite nella notte nella capitale ucraina, sarebbero state causate dal lancio di due missili russi sulla città.
Nella notte l’allerta aerea per la minaccia di missili russi è scattata in tutta la regione. I residenti hanno riferito di aver sentito delle esplosioni nei sobborghi di Kiev e negli oblast di Poltava e Khmelnytskyi.

Intanto Zelensky, per la prima volta, riconosce che l’Ucraina sta portando avanti operazioni per “spingere la guerra” in territorio russo. Mosca risponde usando testate termobariche per fermare l’avanzata ucraina. L’esercito russo ha infatti attaccato le truppe ucraine nella regione russa di Kursk con elicotteri Ka-52 e carri armati T-72: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riporta la Tass. “Gli equipaggi dell’aviazione dell’esercito su elicotteri Ka-52 hanno eseguito attacchi aerei contro una concentrazione di personale, equipaggiamenti e mezzi militari delle Forze armate ucraine nella zona di confine della regione di Kursk – si legge in un comunicato -. Secondo i rapporti dell’intelligence, tutti gli obiettivi sono stati distrutti con successo”. Gli elicotteri, ha aggiunto il ministero, hanno utilizzato nell’attacco missili non guidati S-8. L’offensiva di terra è stata realizzata con carri armati T-72B3M. Nell’attacco, conclude il ministero, sono stati “distrutti gruppi mobili di blindati delle forze armate ucraine nella zona di confine della regione di Kursk”.

Da parte loro le forze ucraine continuano a martellare le regioni russe al confine. Le autorità di Belgorod hanno reso noto che almeno cinque persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in un raid avvenuto ieri sulla località di Shebekino, situata nella parte orientale della regione al confine con l’Ucraina. Il governatore Viacheslav Gladkov, su Telegram, ha scritto che gli uomini del ministero delle Situazione di emergenza hanno lavorato per ore per “estinguere gli incendi in un edificio residenziale, in due case private e in un esercizio commerciale” scoppiati a seguito dell’attacco missilistico.