Morto Mario Vargas Llosa. Fu premio Nobel per la Letteratura


Il romanziere Mario Vargas Llosa è morto ieri a Lima, aveva da poco compiuto 89 anni. A renderlo noto stamattina è stato suo figlio Álvaro sul suo account ufficiale di X. “Con profondo dolore – ha scritto – rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace”. Per volontà della famiglia i funerali saranno celebrati in forma privata e, rispettando le sue volontà, le sue spoglie saranno cremate.
Il suo debutto è coinciso con il romanzo d’esordio dissacrante “La città e i cani” (1963): bruciato in piazza in Perù, il libro ha ottenuto larghi consensi in Europa. Gli hanno fatto seguito: “La casa verde” e il romanzo politico “Conversazione nella cattedrale”. Negli anni ’70 “Pantaleón e le visitatrici” ha inaugurato un registro di sottile, a volte comico, ironico, cui appartiene anche “La zia Julia e lo scribacchino” (1977). Nel 1986 sperimentò il genere giallo dal risvolto sociale con “Chi ha ucciso Palomino Molero?”. La sua produzione letteraria si è arricchita di opere più recenti come “La festa del caprone”, “Il paradiso è altrove”, “Avventure della ragazza cattiva”, “Il sogno del celta”, “La civiltà dello spettacolo”, “Crocevia”, “Il richiamo della tribù” e “Tempi duri”.
Vargas Llosa Premio Nobel per la letteratura nel 2010 era stato insignito del titolo per aver raccontato “la cartografia delle strutture del potere” e per aver descritto “l’immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo”. É stato il primo scrittore di origine peruviana al quale è stato assegnato il più ambito riconoscimento letterario mondiale; un riconoscimento che ha suggellato una vita artista, ma anche politica, ricca, articolata e varia. Vargas Llosa era uno di quegli scrittori che ritengono che il romanzo sia un genere importante, l’unico in grado di esprimere “in modo vasto, ambizioso e complesso” la totalità del mondo narrativo.
Oltre al premio Nobel, Vergas Llosa ha ottenuto molti altri prestigiosi riconoscimenti tra i quali i premi Principe delle Asturiae, Cervantes, Grinzane-Cavour alla carriera e la presidenza del Pen Club International. Nel 1993 Vargas Llosa ha chiesto e ottenuto la cittadinanza spagnola che gli è stata concessa dal governo di Madrid allora socialista. Cittadinanza spagnola che ha potuto acquisire senza dover rinunciare a quella peruviana. Nel 1994 è stato nominato membro della Real Academia Española.