Omicidio Dafne Caruana Galizia: interviene l’Unione europea
L’omicidio di Daphne Caruana Galizia, l’Ue vuole vederci chiaro sulla morte della giornalista uccisa due anni fa da un’autobomba. La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo invierà degli emissari. Uccidere la donna, che indagava su un giro di tangenti, costò 150 mila euro a Yorgen Fenech, il re dei casinò coinvolto nel delitto. L’imprenditore avrebbe pagato un intermediario e tre esecutori materiali, già arrestati nel 2017. L’intera vicenda mette alla prova anche il governo maltese, stretto tra proteste di piazza che chiedono le dimissioni del premier Joseph Muscat.
Due settimane fa, nell’ambito delle stesse indagini, era stato arrestato Melvin Theuma, intermediario nell’omicidio di Caruana Galizia, che aveva fatto agli inquirenti proprio il nome del re dei casinò Yorgen Fenech. Sei giorni dopo Fenech venne fermato mentre tentava la fuga in yacht dal porto di Portomaso. Fenech è il proprietario di 17Black: elargiva tangenti al capo di gabinetto del premier Keith Schembri e al ministro Mizzi. Questi ultimi si sono dimessi: proprio Schembri era il braccio destro del premier.
Adesso l’Europarlamento ha deciso di discutere della situazione nello Stato maltese nella plenaria di dicembre. Lo rende noto l’eurodeputato dei Verdi Sven Giegold, che aveva partecipato alla precedente missione del Parlamento europeo a Malta subito dopo l’omicidio della giornalista. “Vogliamo garantire giustizia per Daphne Caruana Galizia e dovremmo appoggiare chi combatte per lo stato di diritto a Malta”, ha scritto su Twitter l’eurodeputato tedesco Giegold.