Oscar 2022: trionfano Coda e Dune. A Jane Campion la statuetta per la regia
Coda e Dune sbancano agli Oscar 2022 in uno show condotto per la prima volta nella storia dell’Academy da tre attrici, tre comiche da stand up, Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall. Oscar che cercano di risollevarsi dopo la pandemia e vogliono far sognare nonostante il periodo drammatico che il mondo sta vivendo.
Non c’è stato il tanto atteso discorso di Zelensky, ma Los Angeles ha voluto ugualmente ricordare la guerra in Ucraina con un momento di silenzio e di riflessione e un messaggio di sostegno #standwithUkraine seguito all’intervento di Mila Kunis, attrice nata a Cernivci, Ucraina.
Da un lato dunque il kolossal sci-fi di Denis Villeneuve, Dune, che vince sei statuette su dieci nomination; dall’altro Coda – I segni del cuore, remake formato Disney della commedia francese su una famiglia di sordomuti che ne vince tre su tre tra cui il più importante, quello per il Miglior Film a cui si aggiungono miglior sceneggiatura non originale della regista Sian Heider e l’Oscar per Troy Kostur come Attore Non Protagonista. Lunga la lista degli Oscar tecnici andati a Dune, megaproduzione Warner che ha aperto l’ultimo festival di Venezia che conquista Suono, Effetti Speciali, Fotografia, Production Designer, Montaggio e Colonna Sonora del veterano Hans Zimmer.
La notte delle stelle a Los Angeles ha consegnato la statuetta per la regia a Jane Campion per “Il potere del cane”. L’Oscar come Miglior attrice protagonista è andato a Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye mentre quello come miglior attore a Will Smith per aver interpretato il padre delle sorelle Williams in King Richard. L’attore è stato tra l’altro protagonista di uno spiacevole incidente. Quando il comico Chris Rock ha citato la moglie, Jada Pinkett Smith, scherzando su un problema di salute della donna, Smith si è alzato dalla poltrona, è salito sul palco e lo ha colpito al volto facendo calare il gelo sul Dolby Theatre.
Tra le attrici non protagoniste ha invece vinto Ariana DeBose per West side story di Spielberg. Mentre Kenneth Branagh trionfa per la Sceneggiatura Originale di Belfast; mentre Crudelia guadagna l’Oscar per i migliori costumi.
Fuori dai premi l’Italia con Paolo Sorrentino che resta a bocca asciutta col suo “È stata la mano di Dio”. Miglior film Straniero è infatti il giapponese Drive My Car; mentre il miglior film d’animazione è per l’ennesimo anno targato Disney con Encanto. A mani completamente vuote sia Flee, sia Licorice Pizza, ma soprattutto Don’t look up. Billie Eilish e Finneas O’Connell hanno portato a casa la statuetta per la canzone No time to die per l’ultimo Bond.