Regno Unito: è allerta per il ritorno della polio. Attenzione alta anche a NY
Corsi e ricorsi storici anche per quanto riguarda la ricomparsa delle malattie. In Gran Bretagna preoccupa infatti il ritorno della poliomielite. A far scattare l’allarme è stata la presenza nelle acque reflue della capitale britannica del virus che sembrava ormai storia passata. Ma così non è e per questo a tutti i bambini di età compresa tra uno e nove anni residenti a Londra (circa un milione), verrà offerto il richiamo del vaccino antipolio. L’annuncio è stato fatto dal Governo dopo che l’Agenzia del sistema sanitario pubblico che si occupa di sicurezza medica, ha reso noti i risultati delle analisi .
Nel Regno Unito il virus era stato dichiarato eradicato nel 2003, ma durante gli studi condotti sugli impianti di scolo della metropoli inglese, è stato rilevato ben 116 volte. Già a giugno era stata diffusa un’allerta, sottoscritta proprio dall’Agenzia nazionale del farmaco e come due mesi fa, le tracce rinvenute sono quelle di derivazione vaccinale del poliovirus di tipo 2 (VDPV2). In casi definiti “rari”, questo ceppo può contagiare in forma grave persone che non abbiano completato i cicli di vaccinazioni.
Le conseguenze della polio: possono essere gravi e invalidanti. Nei casi più severi il virus può avere esito mortale. Tuttavia il ministro della Sanità Steve Barclay rassicura: “a nessuno è stato diagnosticato il virus” e i rischi per la popolazione (in larghissima parte vaccinata) sono molto bassi.
Il ritorno della polio spaventa anche New York. Lo stato americano già alle prese con un grosso focolaio di vaiolo delle scimmie, per cui è partita la vaccinazione, fortemente raccomandata per alcune categorie a rischio, ipotizza ‘centinaia o addirittura migliaia di casi non diagnosticati”, di infezioni ‘sommerse’. E’ l’ipotesi paventata alla ‘Bbc’ da Patricia Schnabel Ruppert, commissaria alla Salute della contea di Rockland dove il mese scorso è stato segnalato il caso di un uomo non vaccinato che ha riportato una paralisi da polio. La sua infezione appare collegata geneticamente alle stesse tracce di poliovirus rinvenute nelle acque reflue di Londra e di Gerusalemme.