Schianto Azerbaijan Airlines: Ankara nomina commissione d’esperti. Hacker russi attivi
E’ ancora giallo sulle cause dello schianto dell’aereo dell’Azerbaijan Airlines in Kazakistan lo scorso 25 dicembre. Tra accuse alla Russia e smentite da parte di Mosca, il governo turco ha nominato una commissione di esperti per indagare sulle cause del disastro aereo che ha causato 38 vittime tra i 67 passeggeri a bordo.
Ad annunciare la decisione di dar vita alla commissione è stato su X, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture turco, Abdulkadir Uraloglu: “In seguito allo schianto dell’aereo passeggeri dell’Azerbaijan Airlines ad Aktau, su richiesta dell’Agenzia statale per l’aviazione civile dell’Azerbaigian, abbiamo nominato una commissione d’inchiesta di otto persone per indagare sulle cause dell’incidente, condurre analisi tecniche e operative e fornire il supporto necessario”.
La delegazione è partita per Baku ieri sera e inizierà il suo lavoro a terra, in collaborazione con le autorità azere, “per esaminare tutti gli aspetti dell’incidente in base alle loro aree di competenza”, ha fatto sapere il ministro. Le accuse degli Stati Uniti alla Russia. “Le indicazioni iniziali suggeriscono la possibilità” che l’aereo azero “sia stato abbattuto dai sistemi di difesa aerea russi”, ha dichiarato il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della casa Bianca, John Kirby, che non ha svelato ulteriori dettagli.
La Germania preoccupata dalla flotta-ombra di Mosca. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha lanciato un nuovo allarme, dopo il sabotaggio del cavo sottomarino Estlink 2 al largo della Finlandia e ha invocato ulteriori sanzioni da parte dell’Unione Europea. “Quasi ogni mese, le navi danneggiano importanti cavi sottomarini nel Mar Baltico. Gli equipaggi delle navi calano le ancore in acqua, le trascinano per chilometri sul fondale senza un motivo apparente e poi le perdono quando le tirano su”, ha dichiarato sabato la Baerbock, rifiutando di credere che questi incidenti siano semplici coincidenze. “Questo è un urgente campanello d’allarme per tutti noi. In un mondo digitalizzato, i cavi sottomarini sono le arterie di comunicazione che tengono unito il nostro mondo”, ha avvertito la ministra.
Il cavo Estlink 2 tra Estonia e Finlandia è stato danneggiato mercoledì, in quello che le autorità finlandesi sospettano possa essere un atto di sabotaggio russo. In seguito all’incidente, è stata trattenuta la petroliera Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook che, secondo l’Ue, potrebbe appartenere alla cosiddetta flotta ombra russa, che Mosca utilizza in modo non ufficiale per aggirare, tra le altre cose, le sanzioni sul trasporto del petrolio.
Appello di Zelensky alla Cina. Intanto il presidente ucraino ha incitato Pechino ad esercitare la sua influenza sulla Corea del Nord per impedire il dispiegamento di soldati nordcoreani in prima linea in Russia contro le forze di Kiev. Zelensky ieri, nel suo consueto discorso di fine giornata, ha ribadito le “moltissime” perdite subite finora dai soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk. “L’esercito russo e i supervisori nordcoreani non sono affatto interessati alla loro sopravvivenza”, ha sottolineato il presidente ucraino definendo la situazione “una manifestazione della follia di cui sono capaci le dittature”. “Il popolo coreano non dovrebbe perdere la propria gente nelle battaglie in Europa. E questo può essere influenzato in particolare dai vicini della Corea, dalla Cina: se Pechino è sincera nelle sue dichiarazioni secondo cui la guerra non dovrebbe espandersi, è necessaria un’influenza appropriata su Pyongyang”, le parole di Zelensky.
Attacco degli hacker filo-russi agli aeroporti italiani. Attaccati i siti web degli aeroporti di Malpensa e Linate, creando disagi per gli utenti che desiderano controllare i voli in arrivo e in partenza, e del ministero degli Esteri. Gli hacker filorussi conosciuti su Telegram con il nickname “NoName057” sulla propria chat hanno scritto: “I russofobi italiani ricevono una meritata risposta informatica”. Colpiti anche i portali di Siena mobilità, Gruppo trasporti Torino e Federtrasporto.