Scontro tra Trump e Twitter: il social lo smentisce
E’ scontro frontale fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Twitter, che ha osato per la prima volta “correggere” il tycoon, a causa di due cinguettii in cui evocava il rischio di frode elettorale dopo che il governatore della California Gavin Newsom ed altri suoi colleghi democratici hanno introdotto o stanno valutando la possibilità del voto per posta a causa del coronavirus. “Il voto per posta, che alcuni Stati vogliono utilizzare nelle presidenziali di novembre per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19, è soggetto a brogli” questo il tweet da cartellino giallo secondo la piattaforma social.
Nello smentire Trump, Twitter ha reindirizzato gli utenti verso una serie di articoli e fonti che confutano le sue affermazioni. Non era mai accaduto prima e Nick Pacillo, portavoce di Twitter, non ha voluto commentare sul fatto che il nuovo strumento di fact checking recentemente introdotto per contrastare la diffusione di fake news possa essere nuovamente applicato al presidente Usa.
Trump, che ha un seguito di 80 milioni di follower, con un tweet ha accusato il social media di “interferire nelle elezioni presidenziali 2020” e ha a sua volta bollato come diffusori di fake news la Cnn e il Washington Post. Si tratta di due dei suoi bersagli preferiti e anche dei media verso i quali gli utenti venivano reindirizzati per verificare le sue affermazioni sul voto per posta.
“Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola ed io, come presidente, non consentirò che accada!”, ha aggiunto Trump. Non è la prima volta che il tycoon rivendica la piena libertà di parola sui social. Twitter finora si è sempre difesa sostenendo di non poter rimuovere o censurare i leader politici perché l’opinione pubblica ha il diritto di conoscere e valutare ogni loro dichiarazione. Ma evidentemente ora la compagnia, incalzata ripetutamente da più parti, sta aggiustando il tiro in una battaglia che si annuncia rovente.