Soleimani, folla a Kerman per celebrarlo. Anche Kamenei invoca vendetta
Un’enorme folla si è radunata da questa mattina all’alba a Kerman, sua città natale, per la sepoltura del generale Qassam Soleimani, la cui salma è arrivata nella cittadina dell’Iran sudoccidentale. Intanto anche Ali Khamenei invoca la vendetta contro gli Stati Uniti: la Guida suprema vuole che qualsiasi rappresaglia per l’uccisione del generale iraniano sia un attacco diretto e proporzionato contro interessi americani, eseguito apertamente dalle forze iraniane. Lo rende noto il New York Times citando tre fonti iraniane presenti ad un incontro del consiglio per la sicurezza nazionale dove Khameni ha dettato la linea.
Preoccupazione, per la crescente tensione tra Stati Uniti ed Iran, è stata espressa oggi anche da Paolo Gentiloni: “L’ambizione della nuova Commissione europea a svolgere un ruolo internazionale è decisiva per evitare di trovarsi di fronte a fatti compiuti” ha sottolineato il commissario europeo all’Economia in un’intervista a La Repubblica, criticando anche le politiche dei “porti chiusi” di Matteo Salvini che “hanno contribuito a far precipitare nell’instabilità di Tripoli perché hanno trascurato il sostegno economico e umanitario necessario alla Libia”. Secondo Gentiloni il traguardo “è usare meglio tutte le carte a disposizione” dell’Ue.
Infine, a causa della crescente tensione in seguito all’uccisione del generale Qassam Soleimani, la Germania ritirerà alcune delle sue truppe schierate in Iraq come parte della coalizione anti Isis. Lo ha annunciato il ministero della Difesa, spiegando che 30 soldati di stanza a Baghdad e Taji saranno trasferiti in Giordania e in Kuwait. Intanto il deputato iracheno Ahmad al Assadi, vicino a Teheran, chiede che i soldati italiani restino nel Paese.