Sommergibile Titan, continuano le ricerche ma l’ossigeno sarebbe terminato
La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha annunciato che sta continuando le operazioni di salvataggio del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic, nonostante il temuto esaurimento delle scorte di ossigeno. “Anche in casi particolarmente complessi, la volontà di vivere delle persone deve essere presa in considerazione. E così continuiamo a cercare e continuiamo i nostri sforzi di salvataggio“, ha detto il contrammiraglio John Mauger, capo delle operazioni di ricerca alla Nbc.
Nei giorni scorsi erano stati identificati alcuni rumori che forse potrebbero provenire dal sommergibile. Martedì e ieri un aereo canadese con equipaggiamento per la sorveglianza subacquea aveva infatti captato rumori sottomarini e secondo alcuni media americani si tratterebbe di suoni martellanti ad intervalli di 30 minuti ma l’oceano è ricco di suoni. L’intervallo regolare rilevato, però, ha fatto pensare a una fonte umana dato che tra gli occupanti del Titan c’è un ex sub francese, Paul-Henri Nargeolet, che dovrebbe conoscere il protocollo per allertare i team: fare rumore per tre minuti ogni mezz’ora.
A pesare contro la speranza di un salvataggio è la considerazione espressa da Mauger, secondo il quale ai passeggeri sarebbe restato ossigeno solo fino alle 5 locali di giovedì (le 11 in Italia), anche se ci sono alcune variabili, tra cui il tasso di consumo per occupante.
La rilevazione dei suoni ha portato a spostare nella zona i Rov, i veicoli sottomarini pilotati da remoto, per poi inabissarli alla ricerca del Titan usando sonar e videocamere: inoltre da ieri c’è anche la nave francese Atlante, dotata di un robot sottomarino, il Victor 6000. Oggi invece il Rov, della nave canadese Horizon Arctic, ha raggiunto il fondale.
Anche se si riuscisse a localizzare il Titan, recuperarlo sarebbe comunque un’enorme impresa: sarebbero necessari equipaggiamenti speciali, per la pressione enorme e la totale oscurità ad una profondità di 3800 metri, ed è anche per questo si è unita allo sforzo la Marina Usa.
I cinque passeggeri del Titan sono il milionario britannico Hamish Harding (58 anni), il businessman pakistano Shahzada Dawood (48) col figlio Suleman (19), l’esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet (77) e Stockton Rush (61), il patron di OceanGate, l’azienda proprietaria del sommergibile.