Strasburgo: l’attentatore Cherif Chekatt ancora in fuga. Gravissimo un italiano
Prosegue la caccia al killer dell’attacco al mercatino di Natale di Strasburgo, in cui sono morte tre persone e ne sono rimaste ferite altre 13, nove in maniera grave, tra cui un italiano che lotta tra la vita e la morte. Si tratta un giovane giornalista radiofonico di “Europhonica”, Antonio Megalizzi, originario di Trento.
“Da quello che si è capito – ha detto Danilo Moresco, il padre della fidanzata – Antonio è in coma e non si può operare per la posizione gravissima del proiettile che è arrivato alla colonna alla base del cranio, vicino alla spina dorsale”. Oltre a Megalizzi, un altro componente dello staff della stessa radio, sarebbe rimasto “gravemente ferito” ed è attualmente ricoverato in ospedale.
Identificata invece una delle vittime. E’ un turista thailandese di 45 anni. Sua moglie, anche lei thailandese, è invece tra i feriti, secondo quanto riporta Le Figaro.
L’attentatore, ferito nel corso di uno scontro a fuoco con la polizia, è invece il 29enne Cherif Chekatt. Schedato nella banca dati “fiche S” dove vengono schedati gli individui che sono una minaccia per la sicurezza nazionale. Chérif Chekatt, nato a Strasburgo, passaporto francese, con origini nordafricane, era stato schedato per radicalizzazione, e condannato a due anni di carcere nel 2011 per aver aggredito un ragazzo durante una rissa. Il ministero dell’interno francese ha fatto sapere che in 350 sono sulle sue tracce e che è stato innalzato il livello di allerta in tutto il Paese. Intensificati anche i controlli alle frontiere.
Tra le ipotesi infatti c’è anche quella che il killer sia già fuori dal Paese. “Non è escluso che l’attentatore abbia lasciato il territorio” della Francia, ha detto il segretario di Stato all’Interno, Laurent Nunez. “Dobbiamo stare molto attenti quando parliamo di un attacco – ha commentato a Franceinfo -. L’aggressore non era conosciuto per reati legati al terrorismo. Durante la sua permanenza in carcere che è stata rilevata una radicalizzazione della pratica religiosa ed è stato monitorato”, ha precisato Nunez.
Al momento sembrano esclusi collegamenti con l’Italia. E’ quanto emerso al termine della riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) che si è tenuta al Viminale. L’esclusione di eventuali collegamenti è stata possibile grazie all’analisi delle informazioni provenienti dalle autorità francesi alle quali comunque l’Italia ha assicurato il massimo supporto. Nella riunione è stato anche deciso di innalzare i controlli antiterrorismo per le festività natalizie e di fine anno.
Intanto sono state fermate quattro persone vicine al killer. Il procuratore di Parigi, Remy Heitz, facendo il punto sui fatti di Strasburgo, ha evocato un atto di “terrorismo”. Alcuni testimoni hanno udito Chekatt, urlare “Allah Akbar” al momento dell’attacco. Heitz ha confermato che quattro persone vicine all’aggressore sono attualmente in stato di fermo, tra cui il fratello e il padre dell’attentatore. Secondo i media locali si tratta una misura volta unicamente a impedire ogni contatto del fuggiasco con chiunque possa fornirgli supporto materiale e logistico.
Il prefetto del Basso Reno ha emesso un divieto di raduno e manifestazione in tutto il territorio di Strasburgo “fino a nuovo ordine”. La città sarà pattugliata dalle forze dell’ordine: polizia nazionale, forze mobili e militari.